ENERGIA, infrastrutture e sicurezza. Niger: un società cinese monitorerà la condotta col Benin

Nel più ampio quadro dell’accordo stipulato tra la Difesa di Niamey e l’agenzia sino popolare rientra anche la messa in sicurezza degli impianti petroliferi. I frequenti attacchi armati all’oleodotto nelle regioni di Agadem e Zinder hanno indotto la China National Petroleum Corporation (CNPC) a sospendere i suoi progetti di sviluppo nel Paese africano

16 gennaio 2025 – Ieri nella capitale Niamey il Ministero della Difesa nigerino e la società cinese Wapco (società partecipata dalla CNPC) hanno stipulato un accordo nel campo della sicurezza concernente il rafforzamento delle misure a protezione degli impianti petroliferi e delle operazioni effettuate dalle imprese nel settore.

MESSA IN SICUREZZA DELLA CONDOTTA TRA NIGER E BENIN

In modo particolare, oggetto delle attività di sicurezza sarà il gigantesco oleodotto che collega il Niger al Benin, condotta nella quale fluisce il petrolio greggio estratto nei campi nigerini diretto al porto beninese di Sèmè-Kpodji. Si tratta di una infrastruttura critica che dallo scorso anno viene sistematicamente attaccata lungo buona parte della sua estensione. L’ultimo atto di sabotaggio in ordine di tempo è avvenuto sabato scorso nella regione nigerina di Mounstéka (Tahoua), a seguito del quale i responsabili si sono  diretti verso sud, nella confinante Nigeria.

FREQUENTI ATTACCHI ARMATI

Lo scorso dicembre a Malanville, nel nord del Paese africano, un attacco armato sferrato contro i militari beninesi preposti al monitoraggio dell’oleodotto è costato la vita a tre soldati. La prima azione terroristica compiuta contro questo oleodotto risale al mese di giugno e ha avuto luogo nella regione di Zinder. A rivendicarlo è stato un gruppo armato che chiedeva il ritorno di Mohamed Bazoum, presidente della Repubblica deposto nel luglio 2023 a seguito di un colpo di stato militare. La conseguenza di questa azione è stata la sospensione dei suoi progetti di sviluppo nella regione di Agadem da parte della China National Petroleum Corporation (CNPC).

AFRICA E FABBISOGNO ENERGETICO CINESE

Pechino è presente e attiva in Niger nel settore dell’estrazione petrolifera dal 2011, paese che soddisfa in parte il fabbisogno energetico del gigante economico asiatico, risorsa fondamentale per lo sviluppo della sua economia. Gli accordi quadro e di attuazione relativi alla messa in sicurezza delle infrastrutture sono stati stipulati nel corso di una cerimonia presieduta dal generale di brigata Sani Kaché (segretario generale del Ministero della Difesa di Niamey) e da un rappresentante della Wapco.

IL TERMINALE DI SÈMÈ-KPODJI

Dal canto loro, i militari hanno riferito che «è stato assunto un impegno reciproco», senza tuttavia fornire ulteriori dettagli su di esso. Ma trapela comunque che la società sino popolare si sarebbe offerta di monitorare la condotta, che si sviluppa in lunghezza per circa duemila chilometri, facendo ricorso ai droni. Sebbene tra Niger e Benin sussistano tensioni di natura diplomatica, nel corso dell’intero 2024 Niamey ha in ogni caso commercializzato sui mercati internazionali il proprio greggio facendolo giungere ai terminali di carico attraverso il Benin.

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