Nel corso del 2020 gli indicatori di patrimonializzazione delle banche sono migliorati, questo grazie a una serie di misure adottate soprattutto dal legislatore europeo, che è intervenuto modificando alcuni elementi di valutazione del rischio, ritenuti più favorevoli per alcune categorie di attività nei loro conti.
La Banca centrale europea è intervenuta vigorosamente sul mercato secondario immettendovi 1.350 miliardi di euro nelle forme del Quantitative easing, un’azione di sostegno che proseguirà anche nel 2021 e, qualora necessario, anche oltre questa data.
Il problema maggiore sono i crediti che potrebbero scivolare rapidamente verso il deterioramento quando il supporto pubblico alle imprese e alle famiglie dovesse affievolirsi o addirittura venire meno. In quell’evenienza le quantità precedentemente erogate, anche sulla base di moratorie e garanzie per decine di miliardi fornite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, diverrebbero un serio problema patrimoniale per i bilanci delle banche. (24 ottobre 2020)