SPETTACOLO, teatro. Il teatro indipendente torna in scena: Roma Fringe Festival 2021, finale «in presenza» al Teatro Vascello

In versione pomeridiana, a partire dalle ore 18:00 per consentire il rientro entro le ore 22:00, a salire sul palco del Teatro Vascello sono state rappresentate “CA/1000” della compagnia Estudio di Napoli, “‘E cammarere” di RI.TE.NA Teatri di Napoli e “La pescatrice di perle, breve conversazione con Hannah Arendt” della compagnia Acasa di Bari

È il Roma Fringe Festival il primo festival teatrale in presenza di Roma del 2021: la rassegna, in occasione della finale nazionale già prevista per il 26 aprile al Teatro accoglie in sicurezza e distanziamento i primi spettatori, mantenendo lo streaming su www.teatro.it, ma aprendo anche le porte di Via Giacinto Carini, presentando i tre spettacoli finalisti della nona edizione del festival del teatro indipendente.

In versione pomeridiana, a partire dalle ore 18:00 per consentire il rientro entro le ore 22:00, a salire sul palco del Teatro Vascello sono state rappresentate CA/1000 della compagnia Estudio di Napoli, ‘E cammarere di RI.TE.NA Teatri di Napoli e La pescatrice di perle, breve conversazione con Hannah Arendt della compagnia Acasa di Bari.

Una finale interamente al femminile, con quattro attrici in scena

CA/1000 della compagnia Estudio di Napoli con Noemi Francesca, drammaturgia di Enrico Manzo, regia di Luisa Corcione racconta la storia di un’anima rappresentando i momenti salienti della vita di Camille Claudel, artista di fine ‘800, dall’arrivo in manicomio a Monfavet fino alla sua uscita vitto-riosamente perdente.

‘E cammarere di RI.TE.NA Teatri di Napoli con regia e drammaturgia di Fabio Di Gesto con Francesca Morgante e Maria Claudia Pesapane offre uno spaccato del basso napoletano. Due cameriere giocano a ricoprire il ruolo della loro padrona. Questo continuo gioco porterà le due donne a confondere la realtà con l’immaginazione. Riusciranno le due cameriere a fermare questo gioco?

La pescatrice di perle, breve conversazione con H. A. della compagnia Acasa di Bari,  drammaturgia e regia di Valeria Simone, con Marianna De Pinto, si ispira alla figura di Hannah Arendt. “La pescatrice di perle” è colei che raccoglie i tesori del pensiero e della tradizione che erano andati perduti ed è in grado di renderli attuali, di utilizzarli, talvolta, per raccontare il mondo e o per interpretare, spiegare, i momenti bui del tempo presente. Questo voleva fare Hannah Arendt ed è così che definiva il suo lavoro intellettuale e il suo essere al mondo: il pescare perle dagli abissi del mare riconoscendone il valore incommensurabile.

«È stato un anno difficile per il teatro, speriamo vada migliorando – ha dichiarato il direttore artistico Fabio Galadini -, nonostante le difficoltà del settore, abbiamo voluto dare un segnale di fiducia e ottimismo, aprendo le porte al pubblico e andando in contemporanea in streaming, per dimostrare che nelle incertezze, la bellezza deve rimanere una certezza per tutti gli spettatori, i più prudenti che potranno usufruire della diretta online e coloro che, invece, vogliono rientrare al più presto in una sala e godersi fin da subito uno spettacolo dal vivo. Trovo indicativo che siano gli indipendenti i primi a ripartire, quelli senza finanziamenti pubblici, quelli che possono contare solo sugli spettatori».

Condividi: