ARTE, esposizioni. Carrara, mudaC: la Nube di Eleonora Roaro

Dal 12 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026; inaugurazione sabato 11 ottobre alle ore 18:00, Si tratta della mostra personale dell’artista di Varese, promossa dal Comune di Carrara e curata da Cinzia Compalati e Vanina Saracino

Carrara, 5 ottobre 2025 – Il mudaC, Museo delle Arti Carrara, presenta La Nube, la mostra personale di Eleonora Roaro, promossa dal Comune di Carrara e a cura di Cinzia Compalati e Vanina Saracino, che inaugurerà sabato 11 ottobre 2025 alle ore 18:00 e permarrà aperta al pubblico fino al 25 gennaio 2026.

LA NUBE DI ROARO

Il progetto artistico e curatoriale affronta uno dei capitoli più drammatici della storia industriale del territorio apuano: l’esplosione della Farmoplant (ex Montedison Diag) avvenuta nel 1988 nella Zona industriale apuana (ZIA), tra Massa e Carrara, ultimo episodio di una serie di incidenti che portarono allo smantellamento definitivo del polo chimico locale. Nello specifico, alla Farmoplant negli anni Settanta e Ottanta veniva prodotto il pesticida “Rogor”, già al tempo considerato obsoleto e commercializzato prevalentemente in quello che allora veniva chiamato Terzo Mondo. L’esplosione di un suo impianto di lavorazione acuì i danni ambientali già esistenti in un’area che ancora oggi non è stata completamente bonificata. Attraverso un’installazione audio-video site specific, Eleonora Roaro ripercorre dunque alcuni elementi chiave della storia della ZIA partendo dall’epoca fascista per giungere ai tempi attuali. Ella ricorre a immagini d’archivio e animazioni originali (realizzate da Corinne Ingegneri e ispirate alle grafiche punk D.I.Y.) per stimolare una riflessione critica sull’impatto ambientale e sociale del boom economico e sulle narrazioni post-verità costruite da media e dalle industrie a fini politici ed economici.

RIEVOCAZIONE DELLE ATMOSFERE DELL’EPOCA

L’opera, concepita come un concept album dalle influenze industrial della durata di ventisette minuti, realizzato assieme al musicista Emiliano Bagnato, accompagna il pubblico nello spazio espositivo del museo attraverso un sistema di filodiffusione, mentre il video viene proiettato su una lastra di marmo. La dimensione audio dell’installazione combina sonorità elettroniche degli anni Ottanta e Novanta con interviste, registrazioni ambientali e composizioni strumentali originali, alcune delle quali specificamente legate alla tematica chimica e industriale, rievocando le atmosfere dell’epoca. Al centro della narrazione visiva c’è la figura della ZIA, personificazione della Zona industriale apuana, e della sua presenza nella frazione di Alteta, inglobata nell’area industriale. Furono le donne del luogo, per prime, ad accorgersi dei danni ambientali, osservando la morte di orti e animali domestici. La casa della ZIA diventa così un artificio narrativo per raccontare il passare del tempo e le trasformazioni del territorio dal fascismo a oggi.

L’ESPOSIZIONE E I MATERIALI, I TALK E I WORKSHOP

Inoltre, per il progetto espositivo, l’artista ha selezionato un ampio materiale sulla vicenda della Farmoplant, come i poster sul referendum consultivo del 1987 in cui si chiedeva alla popolazione la chiusura della fabbrica (il 71,69% votò a favore), documenti sui movimenti ambientalisti, le istanze di protesta dei movimenti locali, come l’Assemblea permanente dei cittadini di Massa e Carrara e Medicina Democratica, attivi tra gli anni Settanta e Novanta nella denuncia dell’impatto della ZIA su ambiente, salute pubblica e sicurezza sul lavoro. Tra le immagini, anche quelle del gruppo punk I Figli della Farmoplant, che denunciava attraverso la musica l’inquinamento ambientale, evocando un ritorno alla terra. Roaro ha coinvolto anche professionisti del territorio che, negli ultimi trent’anni, avevano già sviluppato progetti sul tema, includendo nel percorso espositivo serie fotografiche, documentari e materiali d’archivio. Questi materiali scelti dall’artista aprono a diversi punti di vista sulla vicenda, costruendo una narrazione corale che arricchisce il percorso espositivo con le voci di artisti, attivisti e studiosi legati alla storia recente del territorio. La mostra è accompagnata da un programma di talk e workshop che approfondiscono i temi affrontati nel progetto sotto una prospettiva ambientale, storica e politica, offrendo al pubblico ulteriori chiavi di lettura per comprendere le complesse dinamiche tra sviluppo industriale, impatto ambientale e resistenze popolari.

ELEONORA ROARO

Eleonora Roaro (Varese, 1989) è un’artista visiva e ricercatrice che vive a Milano. Ha studiato Fotografia (BA – IED, Milano), Arti Visive e Studi Curatoriali (MA – NABA, Milano) e Contemporary Art Practice (MA – Plymouth University, Plymouth). È docente presso la NABA e lo IED (Milano). Dal 2025 sta svolgendo il dottorato di ricerca presso l’Università di Plymouth con il gruppo di ricerca Transtechnology Research. Il suo lavoro è stato esposto dal 2011 in numerosi musei e gallerie, tra cui La Triennale (Milano), Fabbrica del Vapore (Milano), Casa degli Artisti (Milano), Museo diffuso (Torino), CAMERA (Torino), MACRO (Roma), CAMeC (La Spezia), Casa Cavazzini (Udine), E-Werk (Friburgo), Maison de la Culture (Clermont-Ferrand), La Friche (Marsiglia), Istituto Italiano di Cultura (Madrid e Praga). Nel 2019 come assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Udine ha lavorato al progetto “VR e AR nella valorizzazione del patrimonio culturale e artistico”. Dal 2020 al 2022 ha fatto parte del progetto “Sensing Dolce Vita: An Experiment in VR Storytelling”, vincitore del MISTI Global Seed Fund (Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA; SISSA, Trieste, Friuli-Venezia Giulia).

SCHEDA EVENTO

Eleonora Roaro, La Nube: esposizione dal 12 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026, a cura di Cinzia Compalati e Vanina Saracino; presso mudaC, Museo delle Arti di Carrara in Via Canal del Rio 3/A;

inaugurazione: sabato 11 ottobre 2025 alle ore 18:00;

apertura al pubblico: dall’11 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026; orari di accesso alla mostra: dal martedì alla domenica dalle ore 09:00 alle ore 12:00 e dalle ore 14:00 alle ore 17:00; chiuso il lunedì;

biglietti, prezzi: ingresso al mudaC (comprensivo della visita alle mostre), 5 euro (intero), 3 euro (ridotto), disponibili gratuità.

INFO

+390585779681

mudac@comune.carrara.ms.it

https://mudac.museodellearticarrara.it/

https://www.facebook.com/mudac.museo.carrara/

https://www.instagram.com/mudac_carrara/

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