IMMOBILIARE, compravendite. Agenti immobiliari e normativa di riferimento: la questione della compatibilità tra mediazione immobiliare e credito

In una nota ufficiale diffusa alla stampa, per il tramite del suo presidente Gian Battista Beccarini, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali (FIAIP) interviene sull’argomento facendo chiarezza sulla reale sussistenza del regime delle incompatibilità dell’attività di agente immobiliare ex Legge 39/1989

a cura di FIAIP – «Fiaip non interpreta scambi di posta elettronica ma si attiene alla verità documentata da fonti istituzionali ufficiali della Commissione europea e del Governo italiano», così Gian Battista Baccarini, presidente della Federazione italiana agenti immobiliari professionali (FIAIP).

LE ARCHIVIAZIONI DELLA COMMISSIONE EUROPEA

«La Federazione italiana agenti immobiliari professionali – prosegue la nota ufficiale – riporta testualmente quanto comunicato formalmente nel sito ufficiale del Governo, Dipartimento delle Politiche europee: “Il 29 settembre 2022 (e non il 20 giugno 2022 come professato ieri in una nota stampa da altra associazione di categoria), la Commissione europea ha deciso (e non comunicato allo Stato italiano come dichiarato dall’altra associazione) l’archiviazione di cinque procedure di infrazione, l’adozione di una lettera di costituzione in mora ex art. 260 TFUE, due pareri motivati e due costituzioni in mora ai sensi dell’art. 258 TFUE”. Segue l’elenco delle cinque procedure di infrazione archiviate tra cui la 2018/2175 relativa alla professione di agente immobiliare». Al riguardo FIAIP re-invia al seguente link: https://www.politicheeuropee.gov.it/it/attivita/procedure-dinfrazione/stato-delle-infrazioni/infrazioni-29-settembre-2022/

PROCEDURA D’INFRAZIONE 2018/2175

«Alla fonte governativa italiana si aggiunge il portale ufficiale della Commissione europea, che riporta in maniera inequivocabile che la data della decisione (e non di comunicazione al nostro paese come professato nel comunicato dall’altra associazione di categoria) di chiusura della procedura di infrazione 2018/2175 è il 29 settembre 2022 (e non il 20 giugno 2022 come professato sempre nel medesimo comunicato dall’altra associazione) –  https://ec.europa.eu/atwork/applying-eu-law/infringements-proceedings/infringement_decisions/index.cfm?lang_code=EN&typeOfSearch=false&active_only=0&noncom=0&r_dossier=2018%2F2175&decision_date_from=&decision_date_to=&title=&submit=Cerca -, pertanto – sottolinea Baccarini – non corrisponde al vero, come evidenziato dalle fonti istituzionali ufficiali della Commissione europea e da quelle del Governo italiano appena riportate, che la Commissione europea abbia chiuso il caso il 20 giugno scorso, comunicandolo allo Stato italiano il successivo 29 settembre».

DDL «CONCORRENZA» E COMPATIBILITÀ

«Al contrario – puntualizza il presidente della FIAIP – emerge in maniera chiara e incontrovertibile che la decisione da parte della Commissione europea di chiudere la procedura d’infrazione 2018/2175 è avvenuta il 29 settembre, ovvero manifestamente a seguito dell’entrata in vigore, il 27 agosto, della legge di conversione del “ddl concorrenza”, contenente la modifica legislativa voluta e sostenuta dalla nostra federazione che, ripristinando la compatibilità tra la mediazione immobiliare e quella del credito, ha di fatto allentato il regime delle incompatibilità dell’attività di agente immobiliare previsto dalla L. 39/1989, così come ripetutamente richiesto dalla Commissione europea (e oggetto della procedura di infrazione chiusa) in quanto ritenuto, fino a quel momento, eccessivamente stringente».

CHIAREZZA NELL’UNIVERSO DELLA CATEGORIA

«È avvilente e sconcertante registrare – conclude Baccarini – come un’associazione di categoria che professa di voler fare chiarezza a tutela dei propri associati, si affanni testardamente a sostenere una tesi surreale smentita dalle fonti ufficiali della Commissione europea e di Palazzo Chigi, alimentando confusione tra gli operatori e distacco dal mondo associativo. Errare è umano, ma perseverare è diabolico e soprattutto dannoso per la categoria, oltre che una brutta pagina per il mondo dell’associazionismo: non è in questo modo che FIAIP fa sindacato e mai lo farà».

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