SPAGNA, politica. Governo Sànchez: i nazionalisti baschi e i socialisti rinnovano l’alleanza a Vitoria, maggiore stabilità a Madrid

Il Partito nazionalista basco (Pnv) si è imposto di misura alle elezioni regionali nei Paesi Baschi ottenendo 29.000 voti in più dell’altra formazione indipendentista locale, Eh Bildu, ma entrambe hanno ottenuto lo stesso numero di seggi, ventisette. A questo punto il candidato del Pnv, Imanol Pradales, sarà con ogni probabilità il prossimo presidente dei Paesi Baschi in virtù di un accordo con i socialisti, che con i loro dodici seggi sono in grado di garantire una maggioranza parlamentare e, quindi, di confermare la coalizione di governo che ha permesso a Inigo Urkullu di guidare la regione negli ultimi dodici anni. In ogni caso, Eh Bildu è la forza politica che è cresciuta maggiormente nelle urne superando il 30% dei consensi, indice evidente di un mutamento della situazione politica. Si tratta di una formazione politica sovente indicata come contigua agli ambienti dei sostenitori di quella che fu l’organizzazione terroristica Eta. I 54 seggi di cui dispongono ora complessivamente il Pnv e Bildu, su un totale di 75, fanno sì che la tredicesima legislatura autonoma basca sia la più nazionalista della sua storia, in un momento in cui la questione territoriale si pone al centro delle preoccupazioni dei residenti locali, poiché i Paesi Baschi non hanno ancora riformato il loro statuto, approvato nel 1979, assieme alla Galizia sono l’unica comunità a non averlo fatto. La prevedibile continuità nel governo dei Paesi Baschi, con la collaborazione di Pnv e socialisti dimostra, come le due formazioni abbiano bisogno l’una dell’altra per governare, Pedro Sànchez a Madrid e Imanol Pradales a Vitoria.

Condividi: