GASTRONOMIA, cibi e made in Italy. Salame Felino Igp: fatturato al consumo a quota 87 milioni di euro

Il pre-affettato permane al di sopra dei livelli pre-pandemia (+9%); nel 2023 il prodotto etichettato ha superato i 3,5 milioni di chilogrammi. Al riguardo, Umberto Boschi (presidente del Consorzio di tutela) ha espresso soddisfazione per la tenuta del comparto, pur rilevando che «la materia prima ha subito rincari mai visti in precedenza, nell’ordine del 20 per cento»

Parma, aprile 2024 – Un fatturato al consumo in leggera crescita a quota 87 milioni di euro e un pre-affettato, che seppur in calo rispetto allo scorso anno (quando risentiva ancora del boom positivo legato al periodo della pandemia da Covid), si mantiene ben al di sopra dei livelli 2019 (+9%). Il prodotto conferma i buoni risultati anche nei dati economici registrati nel 2023, malgrado «un aumento dei costi relativi alla materia prima mai visto in precedenza, intorno al 20%», come evidenziato da Umberto Boschi, presidente del Consorzio di tutela del salame felino Igp.

IL SALAME FELINO IGP IN CIFRE

Analizzando i dati, la produzione di carne avviata alla lavorazione nel 2023 risulta avere sfiorato i 5,5 milioni di chilogrammi, per quanto poi concerne il prodotto etichettato finale, di esso ne sono stati destinati 3,5 milioni, in linea con i volumi dell’anno precedente. Cifre che indicano un valore della produzione che si attesta intorno ai 40 milioni di euro, mentre il fatturato al consumo sale a 87 milioni, registrando un lieve incremento rispetto al 2022, pari a più 3 per cento. Il Consorzio, che raggruppa nel territorio di Parma quattordici imprese produttrici di salame felino Igp, con circa cinquecento addetti tra lavoratori diretti e dell’indotto, ha confermato la grande distribuzione organizzata quale principale canale di commercializzazione.

MERCATI: ALLA GDO MAGGIORE QUOTA DI DESTINAZIONE

Ottimi riscontri derivano altresì dal banco taglio in virtù del ritorno dei consumatori al mercato assistito, ma anche il pre-affettato, seppure in fisiologico calo rispetto alle cifre record dell’anno scorso, si mantiene ben al di sopra dei livelli pre-Covid. Nel 2019, erano stati 526.000 i chilogrammi destinati all’affettato, nel 2023, invece, la quota è salita a 573.000, pari a un più 9 per cento. Infine, le esportazioni si attestato a circa il 3%, con l’Europa quale principale mercato di riferimento. Va comunque considerato che il Consorzio nel corso del 2023 ha riscontrato un ulteriore interesse da diversi clienti, in particolare nei mercati extraeuropei e negli Stati Uniti d’America.

IL 2023 È STATA UNA BUONA ANNATA PER IL SALAME FELINO IGP

Ad avviso di Umberto Boschi, presidente del Consorzio di tutela del salame felino Igp, i numeri del 2023 sono positivi: «Siamo soddisfatti per la tenuta registrata dal comparto – ha egli dichiarato -, con una produzione stabile per quanto riguarda i volumi complessivi. A maggior ragione considerando come nei primi mesi del 2024 abbiamo già rilevato un soddisfacente aumento del prodotto certificato. Inoltre il dato del pre-affettato, ben superiore a quello registrato nel 2019, conferma il gradimento del consumatore per la specifica modalità di vendita, per la facilità di utilizzo, la comodità e la disponibilità». Ma preoccupano i rincari della materia prima: «Il 2023 – sottolinea al riguardo lo stesso Boschi – è stato un anno caratterizzato dall’incremento dei prezzi delle carni a livelli mai visti prima, con i produttori che, rispetto al 2022,  hanno dovuto fare fronte ad aumenti medi del 20%, un trend in crescita che va necessariamente arginato».

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