EGITTO, Piano Mattei. Urso: «Il Cairo e altri otto Paesi ne beneficeranno già nella prima fase»

Nel corso della conferenza stampa che ha avuto luogo due giorni fa nell’Ambasciata italiana al Cairo, la giornalista Marwa Mohammed ha avuto modo di porre al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, una serie di domande. In particolare, a venire trattato è stato il tema relativo al cosiddetto Piano Mattei, ai suoi addentellati con l’attuale situazione nella sponda sud del Mediterraneo e gli interessi per le dinamiche migratorie e le materie prime, non soltanto energetiche

a cura di Marwa Mohammed, https://www.shorouknews.com/news/view.aspx?cdate=24042024&id=4c07db96-47ec-4fbe-92a0-4b328164224e, pubblicato da “al-Shorouk” il 24 aprile 2024 – Cinque i miliardi di euro stanziati dal Governo italiano nel quadro del Piano Mattei che concernerà investimenti in Europa e Africa. Al riguardo, il ministro italiano delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato come questa iniziativa sia stata concepita allo scopo di aiutare i paesi africani, in particolare alla cooperazione con nove di essi, tra i quali l’Egitto. Obiettivi: il contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina e la diversificazione delle catene di approvvigionamento energetico europee.

LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO ADOLFO URSO

Urso – che si è espresso sull’argomento a margine della conferenza stampa che ha avuto luogo nell’Ambasciata italiana al Cairo, evento al quale erano presenti l’Ambasciatore italiano al Cairo, Michele Quaroni, e il Consigliere presso la medesima sede diplomatica, Tommaso Garrizo – ha sottolineato l’importanza del Piano Mattei, «che porta il nome del fondatore del colosso energetico italiano Eni e servirà ad aiutare i paesi del sud del Mediterraneo, contribuendo a fermare i flussi di immigrazione clandestina dalle coste del Nord Africa, in particolare dalla Libia e dalla Tunisia, flussi diretti in Europa. Non solo, ma anche a cooperare con l’Africa nello sviluppo di progetti infrastrutturali, oltreché a diversificare le catene di approvvigionamento allo scopo di garantire la sicurezza energetica all’Europa».

PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE DI MATERIE PRIME

Alla domanda rivoltagli dalla giornalista di “al-Shorouk” relativa ai benefici che deriverebbero all’Italia dall’attuazione del Piano Mattei in Africa, Urso ha risposto che «i progetti si concentreranno sull’incremento della produzione di materie prime di base, sullo sviluppo dell’agricoltura e sul ricorso a tecniche moderne nell’utilizzazione delle risorse idriche. Inoltre, va prestata attenzione alle città industriali e all’utilizzo delle materie prime, importanti nella produzione di tecnologie necessarie sia all’Europa che all’Africa». Il ministro italiano si è riferito a materie prime fondamentali quali i minerali delle terre rare che vengono impiegati nell’industria a elevato contenuto tecnologico e green, come i chip e altri manufatti.

ECONOMIA E SPAZIO

«Il Piano Mattei riguarderà l’economia del futuro, anche quella dello spazio», ricordando la firma di un memorandum d’intesa tra l’Agenzia spaziale egiziana e quella italiana, Urso ha inteso sottolineare come l’accordo costituisca il preludio di un’altra intesa che verrà siglata tra le parti nei prossimi giorni, precisando che egli si recherà in Kenya, dove si trova una base spaziale italiana destinata a divenire la sede nella quale verranno svolti i corsi di formazione e qualificazione per gli astronauti africani. In precedenza, il ministro delle Imprese e del Made in Italy aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook un “post” nel quale si affermava che «Egitto e l’Italia possono determinare il futuro della regione».

ROMA, IL CAIRO E IL FUTURO DELLA REGIONE

«Italia ed Egitto condividono l’ambizione di divenire l’hub energetico mediterraneo», ha scritto Urso, aggiungendo che «insieme possiamo determinare il futuro della regione e contribuire alla sua indipendenza strategica. Egli ha quindi sottolineato che «tra i pilastri del Piano Mattei vi sono la generazione, la fornitura e la trasmissione di energie rinnovabili, questo grazie alla promozione dello sviluppo di infrastrutture avanzate e la facilitazione dell’accesso all’elettricità a tutti i Paesi africani». Quindi ha affrontato un altro aspetto della cooperazione bilaterale tra i due Paesi mediterranei, quello delle infrastrutture per il trasporto e l’esportazione in Europa di energia generata da fonti rinnovabili in Africa e in Medio Oriente. «L’Egitto – ha egli concluso – guarda all’Italia al fine di edificare un ponte per lo sviluppo assieme all’Africa nei settori della salvaguardia ambientale, delle energie rinnovabili, dell’intelligenza artificiale e dello spazio».

UNA VISIONE UNITARIA DEL PIANO MATTEI

Contestualmente alla visita del ministro Urso al Cairo, a Roma quello degli Affari esteri e della Cooperazione allo sviluppo, nonché Vicepresidente del Consiglio, Antonio TaJani, presiedeva a Palazzo Chigi la seconda riunione della cabina di regia del Piano Mattei per l’Africa. Nel corso di esso è stata ricordata la recente visita in Egitto e Tunisia effettuata dal Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, nel corso della quale sono stati conclusi importanti accordi in alcuni settori contemplati anche nel Piano, quali quello agricolo e quello idrico. Attualmente, lo sforzo profuso dal Cairo e da Roma è concentrato sullo studio di una visione unitaria del documento di sintesi del Piano medesimo, questo anche alla luce delle osservazioni formulate in vista del perfezionamento del documento che, in seguito, verrà sottoposto al vaglio del Parlamento italiano, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia.

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