SOMALIA, debito estero. Mogadiscio liquida le pendenze con la Banca africana di sviluppo

Questo risultato è stato reso possibile dal varo di riforme da parte del governo e dal pagamento integrale di 122,55 milioni di dollari da parte di Regno Unito e Unione europea, che hanno anche segnato la fine delle sanzioni

Gli arretrati sui prestiti dovuti dalla Somalia alla Banca africana di sviluppo (AfDB) sono stati liquidati a seguito del pagamento integrale di 122,55 milioni di dollari da parte del Regno Unito e dell’Unione europea, segnando la fine delle sanzioni e la ripresa piena dell’impegno del gruppo bancario nella nazione dell’Africa orientale.

Lo riferisce il periodico specializzato “Africa e Affari” che ha inoltre ripreso le dichiarazioni rese al riguardo dal ministro delle finanze del governo di Mogadiscio, Abdirahman Beileh.

«Per la Somalia è un nuovo inizio – ha egli affermato -, abbiamo tenuto il punto sulle nostre riforme e questo ha dato i suoi frutti».

Il percorso somalo nella direzione della risoluzione del debito ebbe inizio nel 2014, con la previsione del completamento di tre specifici programmi monitorati dal Fondo monetario internazionale, che già a un quarto di essi manifestava significativi progressi.

Un processo che ha registrato il significativo coinvolgimento del presidente somalo Mohamed Abdullahi Mohamed “Farmajo” e del primo ministro Hassan Ali Khayre, e che si è tradotto nel varo di riforme che hanno incrementato il livello di fiducia nelle istituzioni finanziarie internazionali.

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