SOCIETÀ omosessualità e politica. Alessandro Zan: «Senza paura nella battaglia contro l’odio», poiché siamo «all’ultimo atto dell’eteropatriarcato»

Presentato ieri a Roma presso il Di Gay Project l’ultimo libro del parlamentare del Partito Democratico primo firmatario del contestato disegno di legge sull’omotransfobia. «Nel Parlamento della Repubblica – afferma Zan – ci sono oppositori accaniti e mascherati dalla doppia morale»; insidertrend.it ha intervistato l’autore

Negli ambienti LGBTQI, ma non solo in quelli, l’applauso liberatorio che parte dei senatori presenti nell’aula di Palazzo Madama al momento della recente bocciatura del disegno di legge Zan sull’omotransfobia, come il probabile «ultimo atto dell’eteropatriarcato».

È evidente che, anche senza il ricorso ai resoconti dei retroscenisti politici, quell’applauso ha significato tante cose, non soltanto riconducibili al piano dei diritti civili e della libera espressione della propria sessualità, poiché risulta facile comprendere le ragioni «altre» della politica partitocratica italiana, dalla conta dei possibili consensi di coalizioni future alla misurazione delle forze in vista dell’imminente prossima elezione del Presidente della Repubblica.

UN INCONTRO PARTECIPATO

L’incontro che ha avuto luogo presso il Di Gay Project (DGP) di via Costantino a Roma, malgrado piovesse a dirotto, è stato davvero partecipato. In uno dei luoghi allo stesso tempo simbolo e di aggregazione della comunità LGBTQI della capitale, il deputato omosessuale del Partito Democratico giunto a Monte Citorio dalla provincia padovana ha presentato il suo ultimo libro, un racconto autobiografico intimo e privato che, tuttavia, non manca ovviamente di entrare nella carne della società e della politica di questo Paese, con tutte le sue ambiguità, i moralismi, le solidarietà autentiche e le strumentalizzazioni a fini elettorali.

“La nostra battaglia contro l’odio. Senza paura”, volume di 159 pagine edito per i tipi di Piemme, «è il grido gioioso e determinato – si afferma – di un paese che vuole cambiare».

APPROCCIO «ETERONORMATIVO» AL DIRITTO

E Zan ci va giù duro, senza remore né timori nell’infrangere i vecchi schemi e parla chiaramente di un deleterio «approcio eternormativo al Diritto», oltreché di «gabbie patriarcali». Un argomento delicato da maneggiare, soprattutto in Italia, un paese che anche dopo alcuni decenni dalla fine della sua dimensione contadina, mantiene comunque forti venature di patriarcalità. Ma Zan tira diritto e sottolinea come poche volte nella storia repubblicana degli ultimi anni abbia avuto luogo un dibattito e una partecipazione a tal punto rilevante, sia dento che fuori da Parlamento, come nel caso del disegno di legge da lui presentato.

SI RIPARTE DAL SENATO?

Ebbene, probabilmente è vero che su questi temi così sensibili la politica abbia misurato le proprie forze in vista della fina del semestre bianco, come è anche possibile che i promotori di questa legge abbiano forse puntato troppo in alto, mettendo troppe cose in discussione tutte assieme, chissà, di certo, però, c’è che – come scrive e afferma pubblicamente lo stesso Zan – «nel Parlamento della Repubblica siedono oppositori accaniti e mascherati dalla doppia morale».

Ora si ripartirà nuovamente dal Senato (almeno questo è l’auspicio di chi questa legge la vuole approvata). Il parlamentare democratico dichiara che lo si dovrà fare entro la fine della legislatura in corso, proprio lì «dove si è verificato l’incidente», nella speranza che stavolta si riduca quell’oscuramento mediatico denunciato ieri nel corso dell’incontro al DGP, che in precedenza aveva costretto i sostenitori del provvedimento a cercare aiuto nell’universo «pop», tra star dello spettacolo e influencer.

Di seguito è possibile ascoltare l’audio integrale dell’intervista resa dall’Onorevole Alessandro Zan a insidertrend.it (A390)

A390 – SOCIETÀ, OMOSESSUALITÀ: DDL ZAN, PRESENTATO A ROMA IL LIBRO DEL PARLAMENTARE DEL PD. «Senza paura nella battaglia contro l’odio», poiché siamo «all’ultimo atto dell’eteropatriarcato», l’evento ha avuto luogo il 10 novembre 2021 presso il Di Gay Project.
Negli ambienti LGBTQI, ma non solo in quelli, l’applauso liberatorio che parte dei senatori presenti nell’aula di Palazzo Madama al momento della recente bocciatura del disegno di legge Zan sull’omotransfobia, come il probabile «ultimo atto dell’eteropatriarcato».
Sono intervenuti ALESSANDRO ZAN (parlamentare del Partito Democratico, primo firmatario del disegno di legge sull’omotransfobia e autore del saggio “Senza paura, la nostra battaglia contro l’odio), MARIA LAURA ANNIBALI (storica attivista LGBTQI), IMMA BATTAGLIA (attivista e politica LGBTQI, tra i fondatori di Di Gay project); ha moderato il dibattito CARMELO ATTOLICO (volontario dell’associazione Di Gay Project).
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