TUNISIA, economia e lavoro. Formazione e impresa: la cooperazione tra Roma e Tunisi

L’ambasciatore Fanara si è recato a Sfax, dove ha incontrato il sindaco della città e il presidente dell’associazione degli industriali; contestualmente, è stato reso noto che l’ICE accompagnerà le start up del Paese nordafricano nel loro percorso verso l’internazionalizzazione

Lunedì scorso l’ambasciatore italiano a Tunisi, Lorenzo Fanara, si è recato in missione diplomatica nella città di Sfax, dove ha incontrato il governatore Anis Oueslati, il sindaco Mounir Elloumi e il presidente della Associazione degli industriali, personalità con le quali ha affrontato i temi relativi alla cooperazione, alle imprese, alla cultura e al contrasto de fenomeno dell’immigrazione irregolare.

Sfax, seconda città della Tunisia, rappresenta il centro economico del Paese nordafricano. Dalle coste del suo governatorato negli ultimi mesi è stato registrato un aumento delle partenze di migranti irregolari verso l’Italia.

Contestualmente, veniva reso noto il programma di formazione promosso dall’Agenzia ICE in concorso con l’Ambasciata d’Italia a Tunisi, concepito allo scopo di accompagnare venti start up locali nel loro percorso di internazionalizzazione il grazie a un nuovo programma di formazione.

Esso, denominato “Lab Innova for Tunisia”, consiste in un corso integrato destinato alle start up tecnologiche attive nei settori di comune interesse, quali la robotica, l’agritech e lo smart farming, le tecnologie medicali e le tecnologie della comunicazione e dell’informazione (ICT) in generale.

Le imprese tunisine interessate al progetto avranno tempo fino al 10 aprile per presentare la propria candidatura.

Le sessioni di formazione verranno tenute da esperti dell’ICE e da esperti tunisini, questo allo scopo di ottimizzare lo scambio di esperienze e di buone pratiche. Completeranno il percorso formativo dei soggiorni studio in Italia in funzione dell’approfondimento delle potenzialità delle start up nordafricane attraverso lo sviluppo di progetti comuni con dei partner italiani.

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