A591A – ECONOMIA, SUSSIDI E CATENE DEL VALORE: L’IRA DI «SLEEPY JOE» FARÀ DEL MALE ALL’EUROPA? Re-shoring, friend-shoring, de-risking, slowbalization: tutti termini divenuti di uso comune a seguito della profonda mutazione delle relazioni economiche internazionali avviatasi negli anni recenti. Un altro termine, stavolta un acronimo per la verità, si è andato imponendo nelle cronache economiche degli ultimi tempi: IRA. Ma attenzione, non ha nulla a che fare con la «Provisional» dell’Ulster, poiché si tratta di un provvedimento dell’amministrazione Biden, l’Inflaction Reduction Act, che ha segnato il ritorno della mano pubblica nell’economia degli Stati Uniti d’America, con sensibili conseguenze nei termini di potenziali guerre commerciali e destabilizzazioni dei mercati nel resto del mondo, in particolare in Europa. Tuttavia, i massicci finanziamenti alle imprese statunitensi e la ristrutturazione delle catene del valore decise da Washington per il Vecchio continente potrebbero rappresentare anche un’opportunità. Un aspetto che è stato illustrato dal professor Daniel Gros nel corso di un suo articolato intervento nel corso di una tavola rotonda che ha avuto luogo a Roma il 13 novembre 2023 presso la sede dell’Istituto affari internazionali (IAI). A essa hanno preso parte lo stesso DANIEL GROS (direttore dell’Institute for European Policymaking, Università Bocconi), NATHALIE TOCCI (direttore dell’Istituto Affari internazionali), HUGO DOYLE (Senior Director, Head of International Public Affairs, Intesa Sanpaolo), GIORGIA GIOVANNETTI (professore ordinario presso l’Università degli Studi di Firenze), PAOLO QUERCIA (dirigente del Centro studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy) e ALESSANDRO TERZULLI (capo economista della SACE); ha moderato i lavori JANINA LANDAU (giornalista di Class CNBC)

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A591A – ECONOMIA, SUSSIDI E CATENE DEL VALORE: L’IRA DI «SLEEPY JOE» FARÀ DEL MALE ALL’EUROPA? Re-shoring, friend-shoring, de-risking, slowbalization: tutti termini divenuti di uso comune a seguito della profonda mutazione delle relazioni economiche internazionali avviatasi negli anni recenti.

Un altro termine, stavolta un acronimo per la verità, si è andato imponendo nelle cronache economiche degli ultimi tempi: IRA. Ma attenzione, non ha nulla a che fare con la «Provisional» dell’Ulster, poiché si tratta di un provvedimento dell’amministrazione Biden, l’Inflaction Reduction Act, che ha segnato il ritorno della mano pubblica nell’economia degli Stati Uniti d’America, con sensibili conseguenze nei termini di potenziali guerre commerciali e destabilizzazioni dei mercati nel resto del mondo, in particolare in Europa.

Tuttavia, i massicci finanziamenti alle imprese statunitensi e la ristrutturazione delle catene del valore decise da Washington per il Vecchio continente potrebbero rappresentare anche un’opportunità. Un aspetto che è stato illustrato dal professor Daniel Gros nel corso di un suo articolato intervento nel corso di una tavola rotonda che ha avuto luogo a Roma il 13 novembre 2023 presso la sede dell’Istituto affari internazionali (IAI).

A essa hanno preso parte lo stesso DANIEL GROS (direttore dell’Institute for European Policymaking, Università Bocconi), NATHALIE TOCCI (direttore dell’Istituto Affari internazionali), HUGO DOYLE (Senior Director, Head of International Public Affairs, Intesa Sanpaolo), GIORGIA GIOVANNETTI (professore ordinario presso l’Università degli Studi di Firenze), PAOLO QUERCIA (dirigente del Centro studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy) e ALESSANDRO TERZULLI (capo economista della SACE); ha moderato i lavori JANINA LANDAU (giornalista di Class CNBC).