A560 – NIGER, ANALISI DI SCENARIO: LO SPAURACCHIO DELLA WAGNER E LE TRATTATIVE IN CORSO DEI GOLPISTI NIGERINI. Mentre a Washington ha disposto la partenza del personale dell’ambasciata americana a Niamey che non risulti essenziale, nella capitale del Paese africano migliaia di manifestanti sono scesi in piazza per sostenere i militari golpisti che otto giorni fa hanno deposto il presidente Mohamed Bazoum, ancora loro prigioniero. Essi, scandendo gli slogan «abbasso la Francia!», «evviva la Russia ed evviva Vladimir Putin», hanno aderito all’appello lanciato dal M62, una coalizione di formazioni sovraniste. Ma, quanto davvero incide l’azione di Mosca sulle dinamiche dell’Africa subsahariana. Sull’argomento è intervenuto il professor MARIO GIRO, docente di relazioni internazionali, esponente di rilievo della Comunità di sant’Egidio e già viceministro degli Affari esteri con delega alla Cooperazione internazionale, che ha recentemente fatto ritorno da un viaggio dal Burkina Faso. Nel corso di una lunga intervista concessa a insidertrend.it (A560), muovendo dal conflitto in Ucraina e dalla conseguente «guerra del grano», ha svolto una serie di riflessioni riguardo alle reali capacità del Cremlino di condizionare gli eventi nel Sahel e alle prospettive negoziali in Niger, anche alla luce della recente conversazione telefonica avuta con il presidente Bazoum, concessa a quest’ultimo dai militari che lo tengono prigioniero

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A560 – NIGER, ANALISI DI SCENARIO: LO SPAURACCHIO DELLA WAGNER E LE TRATTATIVE IN CORSO DEI GOLPISTI NIGERINI. Mentre a Washington ha disposto la partenza del personale dell’ambasciata americana a Niamey che non risulti essenziale, nella capitale del Paese africano migliaia di manifestanti sono scesi in piazza per sostenere i militari golpisti che otto giorni fa hanno deposto il presidente Mohamed Bazoum, ancora loro prigioniero.

Essi, scandendo gli slogan «abbasso la Francia!», «evviva la Russia ed evviva Vladimir Putin», hanno aderito all’appello lanciato dal M62, una coalizione di formazioni sovraniste. Ma, quanto davvero incide l’azione di Mosca sulle dinamiche dell’Africa subsahariana. Sull’argomento è intervenuto il professor MARIO GIRO, docente di relazioni internazionali, esponente di rilievo della Comunità di sant’Egidio e già viceministro degli Affari esteri con delega alla Cooperazione internazionale, che ha recentemente fatto ritorno da un viaggio dal Burkina Faso. Nel corso di una lunga intervista concessa a insidertrend.it (A560), muovendo dal conflitto in Ucraina e dalla conseguente «guerra del grano», ha svolto una serie di riflessioni riguardo alle reali capacità del Cremlino di condizionare gli eventi nel Sahel e alle prospettive negoziali in Niger, anche alla luce della recente conversazione telefonica avuta con il presidente Bazoum, concessa a quest’ultimo dai militari che lo tengono prigioniero (3 agosto 2023)