CINEMA, lutti. La scomparsa di Sandra Milo

L'attrice, una delle più popolari del panorama cinematografico italiano, che fu tra l’altro musa di Federico Fellini, si è spenta stamane all’età di novanta anni nella sua abitazione romana. La camera ardente verrà allestita domani presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, mentre i funerali si svolgeranno mercoledì a mezzogiorno nella chiesa degli Artisti a piazza del Popolo.

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Anche la popolare e bella «Sandrocchia» ha lasciato il suo pubblico, Sandra Milo, all’anagrafe Salvatrice Elena Greco, si è infatti spenta questa mattina poco prima delle otto e mezza nella sua abitazione romana. Era nata a Tunisi novanta anni fa.

UN SERENO ADDIO

«Ci ha lasciato serenamente, addormentandosi», hanno detto i suoi figli, che le sono stati vicini fino alla fine. «Oggi alle otto e venticinque del mattino nostra madre è venuta a mancare. Ci ha lasciato serenamente, addormentandosi nel suo letto, nel modo in cui ci aveva espressamente richiesto, circondata dal nostro amore e da quello dei suoi amati cani Jim e Lady», questo il triste annuncio su Facebook dei figli Debora, Ciro e Azzurra: «Addio mamma, sei di nuovo leggera… nel vento».

GLI AMORI DELLA SUA VITA

È stata definita una «svanita piena di saggezza» e «diva degli anni Sessanta», ma per i più era «Sandrocchia», modo di appellarla che fu di Federico Fellini, regista che ella amò per molti anni. Furono molti gli amori della lunga vita di Sandra Milo, a cominciare dal brevissimo (telegrafico si potrebbe definire) matrimonio contratto ancora quindicenne con il marchese Cesare Rodighiero nel 1948. Poi gli altri, Fellini, che la scoprì e la fece sua musa, Bettino Craxi, che frequentò per due anni, quindi Moris Ergas, padre di sua figlia Deborah e Ottavio De Lollis, dal quale ebbe Ciro e Azzurra.

LA DIVA E IL CINEMA

Numersosi amori e tanti film girati, una settantina, oltre che con Fellini anche con diversi illustri registi del cinema italiano, quali Roberto Rossellini, Antonio Pietrangeli, Sergio Corbucci, Luigi Zampa, Dino Risi, Luciano Salce, Duccio Tessari, Pupi Avati, Gabriele Salvatores, Gabriele Muccino, e numerosi altri. Il primo ruolo importante che interpretò fu nel 1959 ne “Il generale Della Rovere”, di Rossellini, prostituta al fianco di Vittorio De Sica, quindi “Adua e le compagne” e “Fantasmi a Roma”, entrambi di di Pietrangeli, quest’ultimo con Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni. Nel 1962 recitò ne “Il giorno più corto” di Corbucci assieme a Totò , Eduardo e Peppino De Filippo, Jean-Paul Belmondo, Ugo Tognazzi e Aldo Fabrizi.

L’INCONTRO CON FEDERICO FELLINI

Ma fu l’incontro con Fellini a renderla protagonista, dapprima, nel 1963, con 8½, poi due anni dopo con “Giulietta degli spiriti”. Sempre nel 1963 fu in “Frenesia dell’estate” di Zampa e nel 1965 al fianco di Enrico Maria Salerno ne “L’ombrellone” di Risi. Tra le sue ultime pellicole va ricordata “Il cuore altrove” di Avati, film girato nel 2003, ed “Happy Family” di Salvatores. Sandra Milo ha calcato anche il palcoscenico del teatro: “8 donne e un mistero”, “Il letto ovale”, “Fiori d’acciaio”, “Il club delle vedove” e “Una fidanzata per papà”; ancora all’anno 2023 risale il suo ultimo programma televisivo, “Quelle brave ragazze”, trasmesso dell’emittente Sky.

L’ULTIMO SALUTO A SANDRA MILO

La camera ardente di Sandra Milo verrà allestita domani, 30 gennaio, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, e resterà aperta dalle ore dieci alle diciannove. I funerali avranno invece luogo il giorno seguente, mercoledì 31 gennaio a mezzogiorno nella chiesa degli Artisti a piazza del Popolo.

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