Dopo la Germania, anche i Paesi Bassi investiranno in progetti di idrogeno verde nel Regno nordafricano. Al riguardo, la Green Economy Agency, mediante un lancio del 27 giugno scorso – https://geagency.it/i-paesi-bassi-investono-in-marocco-per-progetti-di-idrogeno-verde/ -, riprendendo una notizia precedentemente diffusa dal sito web in lingua francese “Le360”, ha reso noto che a Rabat è stato firmato un memorandum d’intesa e, contestualmente, stipulato un accordo di partenariato, durante la visita in Marocco effettuata dal primo ministro olandese Mark Rutte.
INVESTIMENTI IN INFRASTRUTTURE
Il solo protocollo d’intesa copre una dotazione complessiva di 305 milioni di euro con l’intento di identificare e sviluppare insieme progetti di infrastrutture pubbliche in settori prioritari, in particolare le energie rinnovabili. La firma è avvenuta al termine di una tavola rotonda sul tema dell’idrogeno verde, evento che era stato organizzato a margine della visita di Rutte. Il volume del mercato globale dell’idrogeno verde viene stimato in 280 miliardi di dollari al 2050 e, si ritiene sempre in via previsionale, che il Marocco ne dovrebbe intercettare all’incirca il 4% del totale. Il capo del governo marocchino, Aziz Akhannouch, nell’occasione ha annunciato che la strategia nazionale per l’idrogeno verde che verrà adottata a breve da Rabat si abbinerà alla nuova carta degli investimenti, favorendo in questo modo il contesto ideale per un pieno sviluppo del settore.
IMPIANTI INDUSTRIALI IN FASE DI SVILUPPO
Il primo progetto concreto concerne la realizzazione di un impianto ibrido fotovoltaico ed eolico per alimentare un impianto a idrogeno verde con una capacità di elettrolisi di circa 100 MW, con la messa in servizio del sito che è prevista tra il 2024 e il 2025. Un altro progetto, il più importante attualmente in fase di sviluppo, è quello relativo al gruppo marocchino OCP, che prevede di investire sette miliardi di dollari in un futuro impianto di produzione di ammoniaca da idrogeno verde a Tarfaya, nel sud del Paese, con una capacità di produzione di 200.000 tonnellate di ammoniaca entro il 2026, ma che dovrebbe raggiungere i tre milioni di tonnellate di prodotto nel 2032.