GRECIA, elezioni politiche. La destra si conferma anche ad Atene: Nea Dimokratia in vantaggio agli exit pool

Assicurandosi 158 seggi sui 300 complessivi del parlamento ellenico, il partito guidato da Kyriakos Mitsotakis grazie al sostanzioso premio di maggioranza statuito dalla legge elettorale si troverebbe dunque nelle condizioni di formare un esecutivo monocolore, facendo così a meno del sostegno di eventuali alleati

Sulla base dei primi exit pool effettuati in Grecia il partito di centrodestra Nea Dimokratia di Kyriakos Mitsotakis è dato in vantaggio rispetto alle formazioni della sinistra e potrebbe dunque affermarsi in questa seconda consultazione elettorale resasi necessaria a seguito dalla sostanziale impossibilità di formare un governo dopo le precedenti elezzioni politiche svoltesi lo scorso 21 maggio.

NEA DEMOKRATIA IN VANTAGGIO

Se verranno confermati i risultati delle urne il partito di Mitsotakis potrà dunque formare un esecutivo monocolore facendo a meno del sostegno di alleati in parlamento. Nea Dimokratia ha infatti ottenuto oltre il 40% dei consensi dell’elettorato ellenico, ponendosi davanti a Syriza (partito guidato da Alexis Tsipras, chenon avrebbe ottenuto più del 19,1%), al Pasok (socialisti, che spaziano nella forbice di consensi tra il 10 e il13%) e al Kke (comunisti), tra il 7,2 e il 9,2 per cento. Il partito dell’ex ministro delle finanze Yanis Varoufakis, Mera25, è dato tra il 2 e il 4%, quindi in precaria posizione rispetto alla soglia di sbarramento del 3% prevista per entrare in parlamento.

VERSO UN ESECUTIVO MONOCOLORE

La legge elettorale greca stabilisce che qualora a seguito di una consultazione elettorale non si riesca a formare un esecutivo, nella tornata successiva viene assegnato un premio di maggioranza pari a venti seggi se il partito di maggioranza supera la quota del 25% dei voti, che lievita ogni mezzo punto per attestarsi ai cinquanta seggi nel caso quel partito superi la soglia del 40% dei consensi, appunto quello che si sta verificando oggi con Nea Dimokratia, che secondo le proiezioni dovrebbe assicurarsi 158 seggi sui 300 complessivi del parlamento greco, a fronte dei 45 di Syriza e dei 20 del Pasok.

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