INDUSTRIA, petrolchimica. Polo di Pedagne (Brindisi): Versalis e la qualità dell’aria

La senatrice pentastellata Patty L’Abbate ha lamentato ieri nell’Aula di Palazzo Madama come l’inquinamento atmosferico venga provocato anche dalle «frequenti fiammate delle torce» delle torce dell’impianto della società partecipata dall’Eni

Interpellanza della senatrice Pasqua (Patty) L’Abbate (M5s) relativa all’inquinamento dell’atmosfera nell’area di Brindisi provocato in buona parte, a suo avviso, dallo stabilimento industriale della Versalis, società partecipata da Eni, che insiste nel polo petrolchimico pugliese di Pedagne, zona inclusa nel sito di interesse nazionale della città portuale pugliese.

«Un impianto da sempre soggetto a un’attenzione particolare da parte dei cittadini e anche delle autorità locali a causa delle frequenti fiammate provenienti da alcune torce».

Un impianto industriale che, ad avviso della senatrice pentastellata, è stato più volte oggetto delle cronache locali «anche per effetto di alcuni rilievi effettuati dall’ARPA, mentre c’è stato un periodo che persino il Comune di Brindisi ha deciso la sospensione dell’impianto di cracking».

«Ora – ha quindi denunciato L’Abbate  è stata autorizzata la nuova AIA, ma non è previsto un miglioramento del sistema di monitoraggio, cosa che è stata richiesta sia dai cittadini che dalle osservazioni dell’ARPA Puglia. Però si prevede che l’azienda trovi un accordo con le Autorità di controllo per la gestione e l’implementazione delle centraline di misurazione della qualità dell’aria».

«Nella qualità dell’aria – ha concluso la senatrice -, io direi che dobbiamo inserire un parametro fondamentale, che è il benzene. Quello che volevamo dirvi è questo: ho incontrato il ministro Roberto Cingolani sul caso Versalis e lui ci ha assicurato che il suo dicastero avvierà al più presto un dialogo con l’azienda al fine di implementare questo monitoraggio necessario, che, chiaramente, è stato anche già pattuito».

Oltre a questi aspetti, la L’Abbate ha inoltre sottolineato che «Versalis deve garantire degli investimenti sul territorio brindisino allo scopo di raggiungere un livello più elevato di protezione dell’ambiente». Infine, ella ritiene che sia necessaria una programmazione congiunta tra le diverse imprese industriali attive sullo stesso territorio, «affinché ci sia la salvaguardia della resilienza del territorio e si garantisca la transizione energetica, occupazionale ed ecologica».

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