CRIMINALITÀ, usura. Fondo antiracket, presentato al Mef il primo rapporto sulla prevenzione dell’usura

La presentazione del Rapporto - che ha visto la partecipazione di confidi, associazioni, fondazione, banche, operatori di micro credito e mondo accademico - è stata anche occasione di riflessione sui possibili profili di adeguamento e miglioramento del sistema che attualmente garantisce oltre 2.500 finanziamenti all’anno

È stato presentato oggi al Ministero dell’Economia e delle Finanze, alla presenza del Direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera, del Commissario antiracket, Anna Paola Porzio e degli enti gestori, il primo Rapporto sul Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura.

Il fondo, attivato dal 1998, ogni anno viene alimentato dal ricavato delle sanzioni amministrative antiriciclaggio e utilizzato per facilitare, tramite la concessione di garanzie, l’accesso al credito.

I contributi erogati, attraverso l’opera degli enti beneficiari – confidi, fondazioni e associazioni – giungono capillarmente sul territorio, consentendo così di sottrarre ai circuiti illegali del credito imprese e famiglie in temporanea difficoltà economica e quindi a rischio usura.

Nella prima parte del Rapporto vengono prese in esame le norme istitutive del Fondo, i criteri di assegnazione delle risorse ai soggetti gestori (confidi, associazioni e fondazioni di contrasto all’usura), le attività di comunicazione e di divulgazione e la distribuzione territoriale degli enti.

La seconda parte, mediante l’ausilio di tabelle e grafici, è dedicata alle performance degli enti gestori a livello di macro aree e a livello nazionale.

Dal 2013 al 2018, grazie alle garanzie del Fondo per la prevenzione dell’usura, lo Stato è riuscito a facilitare l’erogazione di prestiti per un importo complessivo pari a circa 470 milioni di euro a piccole e medie imprese a elevato rischio finanziario e a cittadini e famiglie in difficoltà.

Il Fondo garantisce in media oltre 2.500 finanziamenti all’anno con un discreto tasso di restituzione delle somme, considerando che il rapporto tra prestiti concessi dagli istituti di credito e garanzie escusse ha registrato negli ultimi anni una dinamica decrescente, attestandosi nel 2018 intorno al 20 per cento.

A oggi sono attivi 203 enti di gestione del Fondo, di cui 160 confidi e 43 associazioni e fondazioni, presenti in tutte le regioni d’Italia.

Dai dati analizzati, le cui risultanze sono state pubblicate nel Rapporto, è emersa la significativa capacità del Fondo di attivare il circuito del credito. Lo scorso anno, ad esempio, a fronte della concessione di garanzie gli istituti di credito hanno erogato prestiti per un valore quasi tre volte superiore alle garanzie.

Il taglio medio di essi si è infatti attestato a circa 47.000 euro per le piccole e medie imprese e a 23.000 euro per i singoli cittadini, mentre in alcuni casi sono stati concessi anche micro prestiti ammontanti a poche migliaia di euro.

Il Rapporto è stato presentato nel corso di una delle iniziative del Mese dell’educazione finanziaria, la manifestazione nazionale in programma nell’intero mese di ottobre, concepita dal Comitato per il coordinamento e la programmazione delle attività di educazione finanziaria e che prevede in tutta Italia oltre cinquecento occasioni di dibattito e informazione su temi finanziari, assicurativi e previdenziali.

La presentazione del Rapporto – che ha visto la partecipazione di confidi, associazioni, fondazione, banche, operatori di micro credito e mondo accademico – è stata anche occasione di riflessione sui possibili profili di adeguamento e miglioramento del sistema.

Infatti il modello originario di funzionamento del fondo è stato concepito in un contesto economico e sociale profondamente diverso da quello attuale, in primo luogo dal lato dell’offerta creditizia.

Sono state pertanto esaminate le possibilità offerte dalle piattaforme di social lending, dal micro-credito e dall’educazione finanziaria come leve a sostegno della prevenzione dell’usura.

 

Il Rapporto sul Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura è disponibile sul sito del Dipartimento del Tesoro insieme all’elenco degli enti gestori ai quali è possibile rivolgersi per l’erogazione delle garanzie.

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