A196 – LIBIA, GLI INTERESSI DI ITALIA E FRANCIA NEL PAESE NORDAFRICANO: nel Paese nordafricano la situazione è di «stallo involutivo» e per giungere a una soluzione del conflitto c’è chi attende l’uscita di scena degli attuali belligeranti

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A196 – LIBIA, GLI INTERESSI DI ITALIA E FRANCIA NEL PAESE NORDAFRICANO: nel Paese nordafricano la situazione è di «stallo involutivo» e per giungere a una soluzione del conflitto c’è chi attende l’uscita di scena degli attuali belligeranti.

Quella combattuta in Libia è una guerra civile e allo stesso tempo una guerra per procura. Essa si inserisce appieno nell’attuale scontro di vaste proporzioni per la ridefinizione del potere e delle influenze in quella regione che fino a poco tempo fa veniva chiamata «Mediterraneo allargato», quindi «Mena» (Meddle East and North Africa) e che oggi qualcuno definisce «cindoterraneo», come a sottolinearne la mutevolezza di scenario e l’intervento di influenti soggetti esterni.

Una guerra che incendia l’ex colonia italiana, paese che dalle coste del Mediterraneo si estende fino alla turbolenta e insicura regione saheliana. Sono diversi gli interessi che inducono i vari attori regionali e globali a intervenire in diversa misura nel teatro bellico libico.

Una guerra civile iniziata con la deposizione del precedente dittatore Muhammar Gheddafi, provocata dai raid aerei e dalle operazioni speciali clandestine compiute prima e durante l’attacco della coalizione internazionale scatenato dal presidente francese Nicholas Sarkozy, che ha trascinato dietro di sé, più o meno controvoglia, i suoi alleati nella Nato, italiani compresi.

Anche di questi argomenti – oltre alle possibili soluzioni al perdurante conflitto e alle materie prime energetiche del Paese nordafricano – si è discusso nel convegno organizzato dal SIOI (Società italiana per l’organizzazione internazionale) che ha avuto luogo a Roma il 17 ottobre 2019, un incontro durante il quale l’attenzione è stata concentrata sul tema della comunanza e della divergenza degli interessi di Roma e di Parigi sulla Libia.

A esso hanno partecipato FRANCO FRATTINI (Presidente del SIOI, già ministro degli Affari esteri), GABRIELE CARRER (SIOI), FRANCO VENTURINI (giornalista del Corriere della Sera), LUCA GORI (diplomatico), ALESSANDRO POLITI (NATO Defense College Foundation),  AURÉLIEN P. R. DEL FIOL (Primo Segretario dell’Ambasciata di Francia a Roma), STEPHEN J. MARIANO (NATO Defense College). (17 ottobre 2019)