LOGISTICA, maestranze. USB denuncia comportamenti anti-sindacali e persecuzioni

Il sindacato di base ha indetto per venerdì 14 luglio un’assemblea a Bergamo, presso la Sala Civica Galmozzi, lamentando il mancato pagamento degli oneri contributivi ai lavoratori del settore, del TFR, lo scorretto inquadramento nei livelli contrattuali più bassi, ritmi e carichi di lavoro estrememnte duri, «minacce e aggressioni a opera di capetti e caporali» e trasferimenti in «reparti confino» dei propri iscritti: «Stiamo subendo un pesante attacco alla possibilità di continuare a svolgere attività sindacale»

Denuncia l’Unione Sindacale di Base che «i lavoratori e i sindacalisti di USB che in questi mesi hanno dato vita a vertenze in Esselunga di Chiari (BS) e Italtrans di Calcio (BG), denunciando il mancato pagamento degli oneri contributivi, del TFR, lo scorretto inquadramento nei livelli contrattuali più bassi, ritmi e carichi di lavoro che spezzano le schiene, le minacce e le aggressioni di capetti e caporali, i trasferimenti nei “reparti confino” quando ci si iscrive ad USB, stanno subendo un pesante attacco alla loro possibilità di continuare a svolgere attività sindacale».

DASPO AI SINDACALISTI

«Qualche giorno fa – prosegue la nota sindacale -, la Questura di Bergamo ha notificato a un dirigente sindacale il foglio di via obbligatorio (Daspo) con divieto di entrare nel territorio del Comune di Calcio per la durata di un anno. Così, oltre alle manganellate e alle denunce per uno sciopero “non preannunciato” alla Esselunga di Chiari (BS), ora si arriva a estromettere da una vertenza sindacale uno dei protagonisti, sulla base di un giudizio di pericolosità espresso dall’autorità di Pubblica Sicurezza che viene formulato senza riscontri e a prescindere dalla eventuale sussistenza di condanne penali».

COLOSSI DELLA LOGISTICA E DELLA GDO

«Va notato poi – proseguono all’USB – che è proprio di questi giorni la notizia del sequestro di quarantotto milioni a Esselunga da parte della Procura della Repubblica di Milano per evasione fiscale, per una inchiesta sul mondo della logistica e il sistema degli appalti e dei subappalti utilizzato per evadere il fisco e abbassare le tutele e il costo dei lavoratori attraverso la somministrazione illecita di manodopera. I due colossi della grande distribuzione organizzata e della movimentazione di generi alimentari, Italtrans ed Esselunga, sono legati da un duraturo rapporto di partnership, tanto che le coop appaltatrici sono le medesime nei due impianti, dove spostano il personale a piacere per esigenze organizzative o punitive. Quindi – concludono i sindacalisti -, mentre l’indagine della Procura milanese ha inquisito il sistema Esselunga confermando il fondamento delle lotte di USB, i lavoratori e i sindacalisti di USB vengono perseguitati».

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