IMPRESE, amministrazione aziendale. Buste paga e attività connesse e collaterali: facciamo il punto

Detrazioni obbligatorie, calcoli previdenziali e requisiti di rendicontazione sono tra i fattori critici maggiormente riscontrati nella pratica corrente. Alight pubblica l’indagine biennale che svela come i Paesi europei vengano messi a dura prova dai complessi processi di gestione dei cosiddetti «payroll». Lo studio evidenzia come i requisiti alla base siano più complessi, con l'Italia che nel Vecchio continente si posiziona al quarto posto della classifica

a cura di Alight, Inc., Milano – Alight, società leader nella tecnologia e nei servizi per il capitale umano basati sul cloud, ha recentemente presentato risultati del nuovo Global Payroll Complexity Index (GPCI) 2023: i quaranta paesi con maggior complessità del payroll. Sulla base dei risultati dell’indagine biennale condotta da Alight, la Francia mantiene il primo posto nella classifica dei paesi con i processi di payroll più elaborati, con un incremento del 10% del punteggio di complessità rispetto al rapporto del 2021, mentre l’Italia si posiziona tra i primi cinque paesi che presentano un livello di complessità più elevato. La classifica completa dei dieci paesi con il più alto livello di complessità di elaborazione del payroll è la seguente: 1 Francia, 2 Germania, 3 Svizzera, 4 Italia, 5 Canada, 6 Polonia, 7 Turchia, 8 Paesi Bassi, 9 Belgio, 10 Slovacchia.

TRE FATTORI CHIAVE NEI PROCESSI RETRIBUTIVI

Il GPCI ha rilevato che i dieci paesi che registrano un impatto maggiore sono il 29% più complessi a causa di tre fattori chiave richiesti dai rispettivi processi retributivi: le detrazioni obbligatorie, i calcoli della previdenza sociale e i tipi di rendicontazione governativa obbligatoria. Lo studio evidenzia anche un aumento della complessità in quei paesi i cui governi hanno implementato nuovi requisiti per il payroll a sostegno dei diritti e del benessere dei dipendenti. «Ogni paese ha strutture, normative e requisiti unici in materia di payroll, il che rende sempre più difficile per le aziende multinazionali rimanere aggiornate sui cambiamenti delle normative in materia di retribuzioni e dell’evoluzione delle esigenze dei dipendenti», ha al riguardo dichiarato Cesar Jelvez, Chief Professional Services and Global Payroll Officer di Alight.

LA FLESSIBILITÀ NECESSARIA

«Le organizzazioni che non hanno la flessibilità necessaria per offrire un processo di payroll efficace rischiano di subire danni alla reputazione – ha egli aggiunto -, errori nella gestione del payroll, inadempienze e insuccessi quando si tratta di garantire il benessere dei dipendenti». Nel 2023, l’Italia ha registrato una diminuzione della complessità del 2%, scendendo così dal secondo posto che occupava nel 2021, al quarto posto che ricopre oggi. La complessità del Paese è determinata dalle detrazioni previste per legge, dal tipo di rendicontazione obbligatoria richiesta e dalla frequenza di comunicazione al governo. L’indagine 2023 evidenzia l’evoluzione dell’ambiente di lavoro in materia di payroll a seguito del rapporto stilato nel 2021 e i progressi compiuti dalle organizzazioni nel gestirne la complessità. Le aziende hanno dimostrato che, investendo in strategie e tecnologie retributive volte a sostenere culture incentrate sui dipendenti, con accesso allo stipendio maturato (Earned Wage Access), trasparenza dei calcoli e benefit differenziati, sono in grado di semplificare la propria organizzazione.

GPCI 2023

Come risultato di questo tipo di investimenti, il GPCI 2023 presenta una riduzione del 6% in termini di complessità rispetto al 2021, grazie alle innovazioni tecnologiche e di processo. «Le società multinazionali devono affrontare una notevole complessità nella gestione globale del payroll e avere un partner in grado di offrire loro la possibilità di standardizzare e semplificare i processi nei vari Paesi è indispensabile – ha concluso Jelvez -, l’esperienza di Alight nel payroll globale, unita alla nostra capacità di integrazione in un’unica piattaforma, consente ai datori di lavoro di disporre dei dati e delle capacità di analisi di cui hanno bisogno per ottenere un’esperienza di payroll diversificata e con risultati quantificabili». Il GPCI 2023: i quaranta paesi con maggior complessità del payroll sono oggetto dell’indagine di benchmark biennale che classifica in base al livello di complessità dei processi di payroll i primi quaranta paesi dei quasi duecento in cui Alight si occupa della gestione dei processi di payroll. Il rapporto esamina i principali requisiti retributivi dei singoli paesi, tra cui le normative fiscali, le detrazioni obbligatorie, i contributi previdenziali e i requisiti di rendicontazione.

info: https://www.alight.com/it/thought-leadership/2023-global-payroll-complexity-index-report

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