IMPRESE, occhialeria. Giornata mondiale del Made in Italy: Discover Eyewear

L’evento organizzato dall’Associazione nazionale fabbricanti articoli ottici (ANFAO) ha lo scopo di evidenziare il valore dell’occhialeria italiana nel mondo. In occasione di esso le imprese associate apriranno le loro aziende agli studenti

Pieve di Cadore (BL), 19 aprile 2024 – In occasione della Giornata nazionale del Made in Italy, promossa e coordinata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ANFAO ha voluto essere parte attiva di questa celebrazione con due appuntamenti: da un lato aprendo le porte di alcune delle sue aziende associate agli studenti, per far conoscere la produzione e la manifattura (giovedì 18 aprile e martedì 14 maggio https://anfao.it/promozione-made-in-italy) e, dall’altro, organizzando l’evento che si è svolto ieri dal titolo Discover Made in Italy Eyewear per valorizzare l’eccellenza, il saper fare e il talento italiani attraverso l’occhialeria, e non solo. Guidati dal conduttore Gabriele Corsi, sono intervenuti molti ospiti, imprenditori, giornalisti e istituzioni che, in diversi ambiti e su più fronti, sono impegnati ogni giorno nella realizzazione e nella promozione del prodotto italiano.

IL MADE IN ITALY SIAMO NOI

«Il Made in Italy siamo noi, è il nostro spirito, il nostro modo di essere, di vestirci, di mangiare, di vivere e veniamo riconosciuti in tutto il mondo per questo – ha detto la presidente di ANFAO, Lorraine Berton. I nostri prodotti, dagli abiti al cibo alle macchine, passando ovviamente per gli occhiali, sono conosciuti, ricercati e acquistati in tutto il mondo. Sugli occhiali abbiamo poi diversi primati, che ci rendono unici: siamo il primo produttore in Europa, il secondo nel mondo e i primi in assoluto per gli occhiali di alta gamma. Siamo una forza economica che va preservata e tutelata, al pari delle altre grandi eccellenze nazionali come il cibo e il patrimonio storico e artistico». Non è un caso che per l’evento sia stato scelto il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, in provincia di Belluno, infatti, prosegue la Berton, «qui a Calalzo di Cadore nel 1878 è nata la prima fabbrica italiana di occhiali. Sempre qui l’industria dell’occhiale ha subito trovato i fattori economici, ambientali e culturali che hanno permesso la creazione e il consolidamento del distretto italiano dell’occhiale e lo sviluppo quantitativo delle aziende a copertura dell’intero processo produttivo. Ancora oggi, a distanza di quasi centocinquant’anni, il distretto produce l’80% degli occhiali italiani».

OCCHIALE QUALE BENE DI CONSUMO

Dalla ricerca Yoodata, che ha dato inizio all’evento, è emerso che gli occhiali sono il quarto bene di consumo Made in Italy più conosciuto dopo l’abbigliamento, il vino e le auto. Il 41% degli acquirenti di Stati Uniti d’America, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Cina e Italia, paesi oggetto dello studio, conosce il prodotto italiano. L’immagine degli occhiali Made in Italy risulta essere eccellente e sono associati a qualità e lusso, ma anche innovatività e bellezza. Quasi la metà degli intervistati non baderebbe a spese per averli. Il consumatore finale in generale privilegia la certificazione di sostenibilità al Made In Italy, ma non il consumatore che acquista già Made in Italy. In quanto espressione di eccellenza e qualità, il prodotto italiano è quindi considerato anche sostenibile e ne trasmette il valore.

STORYTELLING DELL’EYEWEAR E DELLE ALTRE ECCELLENZE ITALIANE

Dalle parole dei tanti imprenditori intervenuti nel corso dell’evento sono emersi la passione, l’impegno e la dedizione che ogni giorno sono necessari per portare avanti le proprie attività che rendono unica al mondo la manifattura italiana. Si è parlato anche di coraggio, quella forza di andare avanti nonostante tutto anche in situazioni di difficoltà. E di coraggio si è parlato rivolgendosi alle nuove generazioni, affinché decidano di sperimentare, provare e anche sbagliare senza dimenticare che solo così possono raggiungere i loro obiettivi. Tra gli ospiti, esponenti del settore dell’eyewear come Barbara De Rigo di De Rigo Vision, che ha parlato tra le altre cose della recente iscrizione nel Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale del leggendario modello Zilo di Lozza, entrato così ufficialmente nella storia dell’occhialeria italiana, Nicola Belli di Venevision e Nicola Del Din di Pramaor.

ACCOMUNATI DALLA MEDESIMA ATTENZIONE

Presenti altresì i rappresentanti di settori merceologici diversi accomunati dalla stessa attenzione per il saper fare italiano, come Juan Carlos Venti, responsabile relazioni esterne e istituzionali di Geox, Chiara Coffele dell’omonima cantina produttrice di Soave Doc Classico, Massimo Barboni, General Manager di Martini & Rossi, Alessandra Boscaini dell’azienda vitivinicola della Valpolicella Masi Agricola, e Cristina Nonino dell’omonima storica distilleria. Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines, e lo chef Ricardo Gaspari del ristorante SanBrite di Cortina d’Ampezzo, una stella Michelin e Stella Verde Michelin per la sostenibilità, hanno invece voluto essere presenti inviando un videomessaggio da remoto.

PUNTI DI VISTA

Ma anche i punti di vista del giornalista francese Jerome Gautheret grande conoscitore dell’Italia in quanto corrispondente del quotidiano Le Monde per molti anni, che ha dichiarato che «il fatto che si pensi che la Francia sia meno ricettiva ai prodotti italiani è un falso mito, perché i francesi sono attratti dal design e dalla qualità dei prodotti Made in Italy». Questo mentre  Veronica Timperi, redattrice delle pagine della moda de “Il Messaggero”, ha parlato dell’importanza della valorizzazione alle piccole e medie imprese il cui lavoro fa la differenza. Infine, i contributi di Robin Fang, direttore responsabile dell’Istituto Marangoni di Shenzhen e Alec Ross, professore associato della Bologna Business School, che ha contribuito con l’opinione che del Made in Italy hanno negli Stati Uniti d’America: «Per gli americani – ha egli affermato rivolgendosi alla platea – il prodotto Made in Italy è sinonimo di qualità, artigianalità e precisione. Ma c’è una sfida che vi attende: non aver paura del cambiamento e di innovare. Come fatto settecento anni fa, quando proprio in Italia gli occhiali sono stati inventati, allo stesso modo e con la medesima cura artigianale, oggi è necessario mantenere un approccio orientato al futuro. Questa è l’evoluzione dei prodotti Made in Italy».

UN MESSAGGIO ALLE ISTITUZIONI

Alle istituzioni presenti la Berton ha lanciato un messaggio chiaro: «Per continuare a fare grande il Made in Italy servono incentivi, investimenti e sostegno alle aziende. La tenacia e la caparbietà degli imprenditori si traduce ogni giorno in nuovi investimenti in tecnologia, design e innovazione, ma non basta. Serve istituire un tavolo di lavoro tra tutti i paesi europei che condividono la nostra stessa attenzione per la qualità del prodotto perché la sinergia è fondamentale per continuare a fare bene». A interloquire con la presidente e il vicepresidente di ANFAO c’era l’assessore a Istruzione Formazione, Lavoro e Pari opportunità della Regione del Veneto, Elena Donazzan, e il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. Ad aprire il panel il videomessaggio inviaato dal ministro Adolfo Urso, promotore della Giornata, che ha ricordato come il Made in Italy «non sia soltanto un marchio, ma uno stile di vita, frutto di una storia collettiva capace di generare prodotti che stupiscono il mondo e ha auspicato che queste celebrazioni siano di ispirazione per le nuove generazioni, affinché partecipino al processo che ha fatto dell’Italia il luogo più bello dove produrre e dove vivere».

FORMAZIONE DEGLI IMPRENDITORI DEL FUTURO

L’attenzione verso le nuove generazioni, attraverso l’organizzazione e la realizzazione di percorsi formativi per lo sviluppo delle competenze dei lavoratori occupati nelle imprese del settore e dei giovani che intendono inserirsi attraverso workshop e corsi di formazione, tra cui quelli sviluppati a seguito del protocollo d’intesa firmato da ANFAO e Regione del Veneto e la nascita del Politecnico dell’Occhiale. «I giovani di oggi saranno gli imprenditori di domani. Per questo abbiamo il dovere di sensibilizzarli sul significato del valore della nostra produzione artigianale», ha al riguardo concluso la presidente di ANFAO Berton. Con questo obiettivo, lo scorso 18 aprile dalle dieci del mattino alle cinque del pomeriggio diverse aziende associate ad ANFAO hanno accolto gli studenti in visita. Ad aderire le imprese del distretto, grandi e piccole, attive nella produzione di occhiali e della componentistica. Ulteriori incontri del genere avranno luogo il giorno 14 maggio 2024.

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