POLITICA, centro-sinistra. Schieramenti in vista delle elezioni: Demos accoglie la proposta di Letta per una lista aperta

Nasce la lista Italia democratica e progressista: i margini temporali sono ristretti, tuttavia si lavora fina da subito per un programma elettorale per un futuro convincente. Giro: «Nessuno è escluso da tale apertura, ma nemmeno proprietario della lista a priori: i veti sono controproducenti. In una situazione in cui le reti si sono sfilacciate e la trama sociale si è sbrindellata, occorre ricostruire tessuto e rappresentanza laddove ce n’è poca o per nulla». Ciani: «La partecipazione di persone civiche e legate al mondo dell’associazionismo hanno caratterizzato la nostra proposta politica»

«Democrazia solidale-Demos aderisce alla lista “lista aperta ed espansiva” che il segretario del Partito Democratico ha presentato alla direzione della sua formazione politica mercoledì scorso». Questa la dichiarazione resa oggi da Paolo Ciani, segretario di Demos, che segue dappresso l’intervento del suo presidente su “Formiche”, Mario Giro, che due giorni fa si aveva pubblicamente accolto la proposta di Enrico Letta di aderire a un’aggregazione del genere (https://formiche.net/2022/07/demos-lista-aperta-pd-elezioni/).

UN FUTURO CONVINCENTE PER IL PAESE

L’ex viceministro degli Esteri e autorevole esponente della Comunità di Sant’Egidio, aveva fornito una risposta sottolineando contestualmente che, seppure i margini temporali per una operazione del genere siano ristretti, «sarà tuttavia importante lavorare fin da subito a un programma elettorale assieme al PD, Articolo 1 e alle altre forze che si uniranno al progetto, per offrire al Paese un’idea di futuro convincente». Egli aveva poi aggiunto che «nessuno è escluso da tale apertura, ma nemmeno proprietario della lista a priori: i veti sono controproducenti. In una situazione in cui le reti si sono sfilacciate e la trama sociale si è sbrindellata, occorre ricostruire tessuto e rappresentanza laddove ce n’è poca o per nulla. Il PD apre un cantiere: lo può fare perché resta il partito più grande. Gli altri partiti possono trovarvi il loro spazio in un dialogo: ma ciò che è davvero importante è cogliere l’occasione per includere pezzi interi di società e realtà oggi periferiche o assenti. Serve anche a riassorbire anche l’astensionismo».

UNA PROPOSTA COSTRUITA ATTIVAMENTE PARTENDO DAL BASSO

Ebbene, oggi Ciani ha sciolto la riserva: «In questi anni ci siamo strutturati in varie regioni d’Italia con una costruzione “dal basso” che ci ha portati alla elezione di vari consiglieri comunali, regionali e alla nomina di diversi amministratori  locali. La centralità della persona, la lotta alle disuguaglianze, l’attenzione all’ambiente quale “casa comune”, la partecipazione di persone civiche e legate al mondo dell’associazionismo hanno caratterizzato la nostra proposta politica». Il segretario di Democrazia Solidale-Demos ha quindi aggiunto come sul territorio «ci siamo candidati nelle coalizioni di centro-sinistra e altrettanto faremo ora a livello nazionale. Il nostro paese attraversa una fase di grande incertezza. Al post-pandemia, con le sue ricadute sociali ed economiche, si è aggiunta la tragedia della guerra con il suo carico di dolore e morte e le conseguenze anche per il resto del mondo, a cominciare da quelle energetiche».

C’È UN GRANDE BISOGNO DI COESIONE SOCIALE

«Ora c’è un grande bisogno di coesione sociale e di serietà di governo – ha concluso Ciani -, non certo di una destra che già agita i fantasmi di contrapposizione interna e grandi e preoccupanti contraddizioni sul versante internazionale. La direzione nazionale di Demos ha così condiviso la mia proposta e, conseguentemente, mi ha conferito mandato per la ratifica  dell’adesione alla lista con il Partito Democratico». A stretto giro (ci si passi il calembour), Enrico Letta ha messo in rete il suo commento per mezzo di un tweet: «La scelta migliore – ha scritto il segretario del PD -, ci aspetta una grande sfida ed è bello farla insieme». Anche Andrea Orlando si è espresso al riguardo, affermando che: «Nasce la lista Italia democratica e progressista, si rafforza la battaglia che mette al centro la lotta contro le diseguaglianze e per una transizione giusta».

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