TUNISIA, economia. I nuovi ministri nominati dalla premier Bouden

Samir Saied è un banchiere posto a capo del dicastero dell’Economia e della Pianificazione, mentre alle Finanze è andata una donna, la signora Boughdiri Nemsia, economista e docente universitaria

Il neoministro Saied è stato nominato alla guida dell’importante dicastero nel nuovo esecutivo presieduto dalla signora Najla Bouden. Laureatosi presso l’École Central de Paris nel 1980, Samir Saied ha in seguito ricoperto la carica di vicedirettore generale dell’Arab Tunisian Bank (dal 1986 al 2003), prima di venire assegnato alla direzione della Oman Development Bank, dove ha lavorato per dieci anni, per poi assumere il controllo di Al-Hosn Investment Company (HIC).

Quest’ultima è una società con sede nel sultanato, fondata nel 2007 grazie alla partnership tra Qatar Holding LLC e il Ministero delle Finanze omanita, oltre ad altre petromonarchie aderenti al Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC), essa opera principalmente nei settori della sanità, istruzione, istruzione e telecomunicazioni. Nel 2015 Saied è stato posto dal Governo alla direzione della Société Tunisienne de Banque (STB), quindi, nel 2020, è stato nominato amministratore delegato di Tunisie Telecom, società da cui ha rassegnato le dimissioni nel maggio scorso.

UN’ESECUTIVO AL FEMMINILE

Alle Finanze è stata invece nominata una donna, la signora Boughdiri Nemsia, laureatasi in economia a Tunisi e specializzatasi in seguito presso la National School of Taxes di Clermont Ferrand, in Francia. Ella ha ricoperto la carica di direttore generale degli Studi fiscali e della legislazione del gabinetto ministeriale.

Specializzata in materia tributaria e fisco, ha sovrainteso gruppi di lavoro incaricati di elaborare la riforma fiscale ed è stata responsabile della negoziazione con le organizzazioni sindacali, le associazioni professionali e il parlamento. Ha inoltre preso parte ai negoziati sul programma di riforma fiscale con diverse istituzioni internazionali, quali Fmi, Ocse, Unione europea e Fondo monetario arabo, partecipando nel 2018 alle trattative con Bruxelles per la rimozione della Tunisia dalla lista nera dei paradisi fiscali.

LE PRIORITÀ DEL GOVERNO

La signora Boughdiri è infine membro di diversi consigli di amministrazione di aziende pubbliche, banche e compagnie assicurative. Ha insegnato fiscalità nelle scuole e nelle facoltà universitarie del suo paese.

Nell’occasione, la premier tunisina ha sottolineato come le priorità nel suo mandato saranno conferire al Paese maggiori speranze in campo economico e sociale, perseguire il bene pubblico anche attraverso la lotta alla corruzione, che – ha elle affermato – «sta aumentando di giorno  in giorno», e ridare fiducia agli investitori esteri. La signora Bouden è stata incaricata della formazione di un nuovo esecutivo in Tunisia a seguito dell’assunzione dei pieni poteri da parte del Presidente della Repubblica Kaïs Saied, avvenuta alla fine di luglio.

UNA GESTIONE «IN AUTONOMIA» DELLA CRISI

Le restrizioni conseguenti non hanno però incontrato una immediata opposizione da parte delle forze politiche, se si eccettua il cosiddetto «arco costituzionale» (Ennahda, Attayr, Al-Jouhmouri, Akef ed Ettakatol), che tuttavia non sono stati in grado di organizzare una mobilitazione tale da costringere Saied a tornare sui suoi passi. Al riguardo, va rilevato come il partito di ispirazione islamista Ennahda, prima forza politica rappresentata nel parlamento di Tunisi, che può contare su una capillare rete territoriale di militanti, si trova da mesi paralizzata da una virulenta crisi intestina alimentata dalle pesanti critiche rivolte nei confronti del leader della formazione Rached Ghannouchi, una condizione che impedisce a quest’ultimo di assumere posizioni radicali.

Questo mentre il potente sindacato UGTT, elemento fondamentale negli equilibri politici nazionali, ha sì censurato la scelta di Saied, ma senza eccessivo vigore, concedendo sostanzialmente credito al presidente in carica. In queste condizioni Saied sta dunque gestendo l’acuta fase crisi in totale autonomia.

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