a cura di Federico Nascimben – “L’Eurasia in un mondo che cambia: l’agenda della cooperazione”, questo il titolo dato al forum che vedrà convergere in Uzbekistan da tutto il mondo esponenti politici, delle associazioni d’impresa e di categoria, nonché di importanti aziende pubbliche e private per confrontarsi con i rappresentanti dell’Unione economica eurasiatica nel solco del percorso lungo l’Asia Centrale del Forum economico eurasiatico, che dopo aver avuto luogo per quattordici anni a Verona, giovedì 2 e venerdì 3 novembre 2023 si svolgerà a Samarcanda presso il Silk Road Congress Center.
POTENZIALITÀ INSITE NELLA «GRANDE EURASIA»
L’ultima edizione del Forum svoltasi a Baku, in Azerbaigian, aveva segnato un’evoluzione frutto del lavoro degli anni passati, a Samarcanda essa proseguirà nelle principali città della macroregione Eurasiatica, attraverso il perseguimento di una politica di cooperazione multilaterale. Al centro di un percorso volto a favorire lo sviluppo economico gli organizzatori affermano di voler porre la persona umana in un contesto multipolare. La Grande Eurasia, che va dall’Atlantico al Pacifico, ha un potenziale enorme e il compito del Forum è quello di metterlo al servizio di uno sviluppo creativo e pacifico, superando logiche egemoniche e mobilitando gli attori internazionali. Samarcanda e l’Uzbekistan rappresentano storicamente un importante snodo della Via della Seta, incrocio di varie culture e collegamento tra Europa e Asia. Il Forum si avvale del supporto delle Autorità uzbeke e intende distinguersi per la massima neutralità, diventando un ponte per sostenere quella diplomazia del business in grado di far dialogare imprenditori, politici e cittadini di tutto il mondo, contribuendo allo sviluppo economico e sociale internazionale.
UZBEKISTAN: LA PARTNERSHIP COMMERCIALE ITALIANA
Con trentasei milioni di abitanti, l’Uzbekistan è lo stato più popoloso dell’Asia Centrale e la seconda economia della regione, con un prodotto interno lordo in costante crescita dal 1996 (oltre 79 miliardi di dollari nel 2022, in aumento di circa dieci miliardi sul 2021). L’anno scorso l’Italia è stata il secondo partner commerciale europeo del Paese centro-asiatico, con un interscambio pari a 535 milioni di euro (+32% rispetto ai 404 milioni del 2021), registrando valori record sia per le esportazioni (428 milioni, +17,5%) che per le importazioni (107,5 milioni, +170%). Seppur ridotta, la quota uzbeka sul commercio estero italiano è in forte crescita, mentre l’Italia nel 2022 ha esportato nel Paese centrasiatico principalmente macchine per impieghi speciali (22,1%), strumenti ed apparecchi di misurazione e orologi (13,6%), articoli di abbigliamento (7,7%), macchine di impiego generale (7,4%) e mobili (5,6%), con rilevanti crescite per i beni di consumo e alcuni macchinari.
INTERSCAMBIO COMMERCIALE: LE OPPORTUNITÀ
L’Uzbekistan, invece, ha esportato in Italia metalli di base preziosi e metalli non ferrosi (45%), prodotti tessili (23,1%), prodotti chimici di base e fertilizzanti (14,9%), articoli di abbigliamento (5,3%), filati di fibre tessili (3,75%) e cuoio conciato e lavorato (3,7%). Come ricordato nel corso del Business Forum Italia-Uzbekistan (6 giugno 2023), tra i due paesi vi sono importanti opportunità di interscambio commerciale, partenariato industriale ed investimento, in particolare nei settori dell’energia, delle infrastrutture e dei trasporti, della tecnologia industriale e dell’agroindustria. Nel corso della due giorni del Forum economico eurasiatico, dirigenti di importanti aziende, personalità politiche e pubbliche, diplomatici, esperti e giornalisti uzbeki, europei, asiatici e rappresentanti dell’Unione economica eurasiatica discuteranno le opportunità di sviluppo della cooperazione economica e commerciale nel contesto della cosiddetta Grande Eurasia.
LA «DUE GIORNI» DI SAMARCANDA
Al centro della prima giornata (giovedì 2 novembre 2023) l’importanza dell’Uzbekistan nello sviluppo dei rapporti economici internazionali; l’evoluzione della cooperazione nell’ambito di commercio, investimenti e tecnologie; le prospettive per lo sviluppo dei mercati delle materie prime e dell’energia; la riorganizzazione dei sistemi di logistica e dei trasporti. Mentre il secondo giorno (venerdì 3 novembre) sarà dedicato all’analisi dell’evoluzione dei mercati finanziari e bancari; alla rivoluzione tecnologica; alle prospettive di cooperazione industriale e tecnologica nella Grande Eurasia; allo sviluppo agricolo e alla sicurezza alimentare; alle prospettive di un’economia basata su un ambiente e un patrimonio comune dell’umanità.
XVI FORUM ECONOMICO EURASIATICO
A completare la cornice della XVI edizione del Forum economico eurasiatico, vi saranno eventi per promuovere il Made in Italy e diversi appuntamenti culturali, tra cui: un concerto omaggio al Festival di Sanremo, con la partecipazione di noti cantanti affermatisi negli anni Ottanta a livello internazionale proprio per la loro partecipazione allo stesso Festival; il Film Festival dedicato al nuovo cinema italiano realizzato dall’Associazione New Italian Cinema Event (N.I.C.E). Tutte le informazioni saranno rese disponibili sul sito web forumverona.com, mentre su “Pluralia” (www.pluralia.forumverona.com), il magazine di approfondimento sul mondo multipolare, verrà raccontato il percorso di avvicinamento al Forum economico eurasiatico di Samarcanda. I lavori del Forum si svolgeranno in lingua uzbeka, italiana, russa e inglese.