IMPRESE, farmaceutica e biotecnologie. Stevanato Group presenta i risultati finanziari del secondo trimestre 2022

La società di Piombino Dese, fornitrice globale di soluzioni per il contenimento e la somministrazione di farmaci e per la diagnostica destinate all'industria farmaceutica, biotecnologica e life science, rialza gli orientamenti per l’esercizio in corso d’anno

Stevanato Group S.p.A. (NYSE: STVN), fornitore globale di soluzioni per il contenimento e la somministrazione di farmaci e per la diagnostica destinate all’industria farmaceutica, biotecnologica e life science, ha recentemente annunciato i propri risultati finanziari conseguiti nel secondo trimestre del 2022.

INCREMENTO DEL FATTURATO

Punti salienti rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente sono stati i seguenti: il fatturato del secondo trimestre è aumentato del 15%, raggiungendo i 234.2 milioni di euro; l’utile diluito per azione è stato di 0,12 euro e l’utile diluito rettificato per azione è stato di 0,12 euro; l’EBITDA rettificato è stato di 61.8 milioni di euro, con un margine EBITDA rettificato del 26.4%; il portafoglio ordini è aumentato del 37%, raggiungendo circa 1.01 miliardi di euro; i ricavi da soluzioni ad alto valore sono aumentati fino a circa il 30% dei ricavi totali, e la società sta rialzando gli orientamenti per l’intero esercizio.

RISULTATI DEL SECONDO TRIMESTRE

I ricavi del secondo trimestre del 2022 sono aumentati del 15% a 234.2 milioni di euro (circa l’11% a valuta costante), rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, grazie alla crescita nei due segmenti delle soluzioni biofarmaceutiche e diagnostiche e dell’engineering, nonché alla favorevole conversione valutaria. Il contributo ai ricavi proveniente dalle più accrescitive soluzioni ad alto valore è aumentato del 46% e ha rappresentato il 30% dei ricavi totali per il secondo trimestre del 2022, rispetto al 24% del secondo trimestre dello scorso anno. I ricavi derivanti dalla pandemia Covid-19 sono scesi a circa il 9% rispetto al 15% circa dello stesso periodo nell’esercizio precedente, compensati da una forte domanda nell’attività principale.

PROFITTO LORDO AL 31,8% RISPETTO AL 2021

Nel secondo trimestre del 2022, il margine di profitto lordo è salito al 31,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, beneficiando di un mix più elevato di soluzioni ad alto valore nel segmento della biofarmaceutica e diagnostica e di un miglioramento dei margini di profitto lordo nel segmento dell’engineering. Il margine di profitto operativo è stato del 18,7% (19,6% su base rettificata). Registrati circa 6 milioni di euro di altri proventi per una modifica contrattuale che riflette una diminuzione delle attività legate al Covid-19. Rispetto all’anno precedente, le spese G&A sono aumentate soprattutto a causa di un beneficio una tantum nel secondo trimestre dell’anno scorso per la cessazione di un piano di incentivi azionari, oltre che per l’aumento dei costi a sostegno della crescita dell’attività e dei costi associati allo status di società pubblica dell’Azienda.

UTILE NETTO

L’utile netto del secondo trimestre è stato di 30,6 milioni di euro, pari a 0,12 euro di utile diluito per azione, mentre l’utile netto rettificato è stato di 31.9 milioni di euro, pari a 0,12 euro di utile diluito rettificato per azione. Nel secondo trimestre l’EBITDA rettificato è stato di 61.8 milioni di euro, con un margine EBITDA rettificato del 26,4 per cento. Franco Moro, CEO di Stevanato Group, ha al riguardo dichiarato: «Alziamo le previsioni per l’esercizio 2022 in un contesto caratterizzato da una domanda robusta, da mercati finali interessanti e da macro-driver pluriennali, duraturi e secolari, tra cui l’innovazione farmaceutica e la crescita dei biofarmaci. Stiamo compiendo progressi significativi nelle nostre quattro priorità strategiche e operative: crescita della nostra presenza globale, aumento del mix di soluzioni ad alto valore accrescitive, investimenti in R&S e creazione di una pipeline pluriennale di opportunità. Queste priorità sono pensate per guidare una crescita organica sostenibile, ampliare i margini e creare un valore a lungo termine per gli azionisti».

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