ECONOMIA, post-coronavirus. Aiuti europei: richiesta l’attivazione di SURE per oltre 28 miliardi di euro

Per i ministri Catalfo e Gualtieri si tratta di «un esempio positivo di solidarietà tra gli Stati membri e a favore dei lavoratori europei»

In un comunicato congiunto diffuso in giornata il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e quello del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo, hanno reso noto di avere inviato a Bruxelles la lettera mediante la quale il Governo italiano richiede formalmente l’attivazione di SURE (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency), cioè lo strumento predisposto dalla Commissione europea al fine di mitigare i rischi di disoccupazione dovuti all’emergenza Covid-19.

Nella missiva – indirizzata ai commissari Dombrovskis, Gentiloni, Schmit e Hahn – l’esecutivo presieduto da Giuseppe Conte chiede di poter accedere alle risorse di SURE nella misura di 28.492 milioni di euro, un importo giustificato dalle misure che sono state messe in campo per tutelare i redditi dei lavoratori durante la crisi come indicato nella tabella di segnalazione e nella valutazione provvisoria della loro ammissibilità da parte dei servizi competenti della Commissione.

«L’economia italiana – hanno scritto Gualtieri e Catalfo – è stata gravemente colpita dalle misure di blocco introdotte dalla fine di febbraio, molto efficaci nel contenere la diffusione del virus ma con un forte impatto negativo sull’economia e sul sistema sociale. Una situazione che terrà la produzione al di sotto dei livelli normali per un po’ di tempo, con gravi rischi di disoccupazione. Di conseguenza il governo sta cercando di prolungare le misure di sostegno che scadranno alla fine del mese».

La lettera di richiesta di attivazione di SURE è accompagnata da un allegato che riassume sinteticamente le informazioni sulle spese effettive e programmate relative alle misure ammissibili al sostegno finanziario della Commissione, con particolare riferimento alle misure decise dal Governo nei decreti legge 18/2020, 27/2020 e 34/2020 volte a tutelare i dipendenti e i lavoratori autonomi.

In conclusione, Catalfo e Gualtieri hanno sottolineato come «la rapida attivazione di SURE rappresenti un esempio positivo di solidarietà tra gli Stati membri e a favore dei lavoratori europei e si impegnano a proseguire il dialogo sulla risposta».

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