ENERGIA, Eni. Le attività del «cane a sei zampe» nel Golfo Persico e in Italia

Eni e ADNOC (EAU) firmano un Memorandum d’Intesa su attività di ricerca congiunta per un’energia sostenibile nel futuro. Le società svilupperanno progetti R&D nel campo della riduzione delle emissioni di CO2 e dell’economia circolare. Il gruppo di Piazza Mattei finalizza inoltre l’acquisizione di Evolvere e diviene leader nella generazione distribuita da impianti fotovoltaici. Firmato poi un accordo con Coldiretti

Sultan Ahmed Al-Jaber, Ministro di Stato degli Emirati Arabi Uniti (EAU) e amministratore delegato della Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC) Group, e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato oggi un Memorandum d’Intesa per lo sviluppo congiunto di iniziative di ricerca mirate alla realizzazione di soluzioni tecnologiche avanzate per la riduzione, cattura, utilizzo o confinamento in giacimenti delle emissioni di CO2. L’accordo prevede inoltre lo studio di processi e tecnologie in tema di economia circolare applicabili al business.

Si tratta di un’intesa dalle grandi potenzialità, nell’ambito della quale sono state già individuate due iniziative per migliorare la gestione dell’anidride carbonica iniettata nei giacimenti con il duplice obiettivo di aumentarne il fattore di recupero e successivamente utilizzarli per lo stoccaggio permanente della CO2.

Con questo accordo, Eni e ADNOC potranno estendere la collaborazione in aree di ricerca di interesse comune, che saranno valutate in base alle strategie di business dei partner e al loro impegno di lungo termine per un futuro a basse emissioni.

Verranno analizzate inoltre nuove tecnologie ad alta efficienza per la cattura della CO2, con conseguenti effetti di de-carbonizzazione sulla filiera idrocarburi e sulle attività industriali rilevanti.

Al riguardo Sultan Ahmed Al Jaber, ha dichiarato: «Siamo lieti di firmare questo accordo strategico che consolida le nostre partnership di successo con Eni lungo tutta la catena del valore. È importante evidenziare che l’accordo sottolinea l’approccio mirato di ADNOC verso le partnership ad alto valore aggiunto, che ci permettono di valorizzare al massimo le risorse petrolifere di Abu Dhabi, coerentemente con la nostra strategia di smart growth al 2030. Siamo davvero impazienti di realizzare questo accordo che porterà notevoli benefici sia a Eni sia ad ADNOC, poiché offrirà a entrambi svariate opportunità di crescita sostenibile».

A sua volta, l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi ha affermato che: «Questo memorandum dimostra il forte impegno di Eni nel rafforzare la partnership con un importante player come ADNOC, così da creare un notevole impatto positivo lungo tutta la nostra catena di valore. Le società collaboreranno per conseguire nuove soluzioni a medio termine con lo scopo di guidare la transizione energetica in linea con la strategia di de-carbonizzazione di Eni, che mira al raggiungimento di zero emissioni nette nel settore upstream entro il 2030, e con gli obiettivi di sostenibilità recentemente annunciati da ADNOC. Una collaborazione a tutto campo che rinsalderà ulteriormente l’alleanza tra le due società disegnando traiettorie tecnologiche per l’evoluzione e la trasformazione dei business, upstream e downstream».

Eni è presente ad Abu Dhabi dal 2018 attraverso cinque concessioni offshore, tre per ricerca e produzione e due esplorative. La produzione attuale di Eni in loco è di circa 50.000 bbl/giorno. Eni detiene anche una quota del 25% in ADNOC Refining.

In Medio Oriente il gruppo di Piazza Mattei è anche presente in Sharjah, Ras Al Khaimah, Bahrain, Oman, Libano e Iraq.

Intanto, in Italia Eni gas e luce finalizza l’acquisizione di Evolvere e diviene leader nella generazione distribuita da impianti fotovoltaici. La  società controllata al 100% da Eni SpA ha completato oggi l’acquisizione del 70% di Evolvere, a seguito dell’approvazione ricevuta da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato lo scorso 7 gennaio 2020.

Questa operazione le permetterà di diventare leader in Italia nella generazione distribuita da fonti rinnovabili, in coerenza con la mission di Eni volta a creare valore attraverso la transizione energetica.

Evolvere gestisce 11.000 impianti, di cui 8.000 di proprietà installati presso clienti domestici e business, per una potenza complessiva di circa 58 MW e con la possibilità di acquisire ulteriori competenze e clienti prosumer.

Grazie a questa acquisizione Eni gas e luce contribuisce a diffondere un nuovo modello energetico in cui il cliente si evolve da semplice consumatore a produttore di energia rinnovabile. L’offerta della società comprende la vendita, l’installazione e la manutenzione di impianti fotovoltaici e di sistemi di accumulo per clienti residenziali e business con potenze fino a 20 KW.

Infine, sempre oggi, Eni e Coldiretti hanno firmano un accordo di collaborazione per rafforzare il ruolo dell’energia a servizio dell’agricoltura.

Il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e il Chief Refining & Marketing

Officer di Eni, Giuseppe Ricci, hanno firmato un accordo di collaborazione per la realizzazione di iniziative congiunte nell’ambito dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile per rafforzare il ruolo dell’energia a servizio dell’agricoltura.

In base all’accordo, della durata di tre anni, Eni potrà fornire agli associati, ai consorzi e alle società controllate e collegate a Coldiretti la sua gamma di carburanti (gasolio auto, gasolio agricolo e benzine) e di lubrificanti appositamente studiati per soddisfare tutte le richieste e le performance delle macchine agricole (oli motore, oli multifunzionali, oli idraulici, i fluidi antigelo e grassi) cui Eni affianca lubrificanti a basso impatto ambientale, biodegradabili e formulati con materie prime da fonti

rinnovabili.

L’accordo sottoscritto si inquadra nella più ampia intesa in essere tra Confederazione Nazionale Coldiretti ed Eni, che stabilisce aree di collaborazione nell’ambito dell’economia circolare, con particolare riguardo al settore energetico, agricolo, agroalimentare e zootecnico, incoraggiando iniziative di sinergia industriale tra i partner che possono mettere a fattor comune facility, assets e competenze, e più in generale, sostiene la promozione di un’agricoltura sostenibile che punti all’ottimizzazione dei consumi energetici.

«L’agricoltura italiana è una risorsa strategica per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e occupazionale. La nostra agricoltura è la più green d’Europa ed è all’avanguardia di un nuovo modello economico circolare in cui si produce valorizzando anche gli scarti con una evoluzione che rappresenta una parte significativa degli sforzi per modernizzare e trasformare l’economia italiana

ed europea», ha commentato Ettore Prandini, sottolineando il contributo del settore alla crescita sostenibile del Paese.

«Questo accordo con Coldiretti va nella direzione che Eni ha intrapreso da tempo. – ha invece affermato Giuseppe Ricci, aggiungendo che – L’economia circolare è un pilastro strategico nel percorso di de- carbonizzazione delle nostre attività, e per garantire un futuro di minori emissioni occorre condividere le nostre competenze nel settore dell’energia con tutti i principali attori dei sistemi economico e sociale, come il mondo agricolo, che Eni può sostenere nella costruzione di un futuro a sviluppo sostenibile».

Condividi: