ECONOMIA, Europa e competitività. Draghi: «Necessario cambiamento radicale». Al centro Difesa, energia e mercato dei capitali

«Per l’Unione europea si rende necessario un cambiamento radicale», queste le gravi parole pronunciate ieri da Mario Draghi. L’ex presidente della Banca centrale europea e già presidente del Consiglio dei ministri italiano ha affrontato criticamente il tema relativo alla competitività intervenendo nel corso della conferenza sui diritti sociali “European Pillar of Social Rights: watch the High-Level Conference”, che ha luogo a La Hulpe, in Belgio. Draghi, scelto dalla Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen per l’elaborazione di un rapporto sulla competitività nell’Unione europea, ha espresso chiaramente la sua opinione, non nascondendo che le regole che finora hanno orientato gli investimenti nel Continente «sono ormai obsolete», poiché riferite a un mondo che oggi non esiste più. «Le nostre regole per gli investimenti – ha egli aggiunto al riguardo – sono costruite su un mondo che non c’è più: il mondo pre-Covid, pre-guerra in Ucraina, pre-crisi in Medio Oriente. Un contesto, ha spiegato l’economista, dove anche la competizione tra paesi rivali si è fatta più agguerrita a seguito dell’esplosione delle tensioni geolitiche che hanno diviso il Pianeta.

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