ARTE, esposizioni. Escher a Roma: le opere a Palazzo Bonaparte

Fino al 5 maggio 2024, in occasione dei cento anni dalla sua prima visita nella Capitale, la più grande e completa mostra finora mai dedicata all’inquieto, riservato, geniale incisore e grafico olandese. Egli visse a Roma molti anni, città di cui si innamorò e che influenzò profondamente la sue realizzazioni artistiche successive. Una prolifica produzione di litografie e incisioni, principalmente di paesaggi, scorci, architetture e vedute di quella Roma antica e barocca che amava indagare nella sua dimensione più intima. Notturna. Lo fece alla luce fioca di una lanterna, nelle notti trascorse a disegnare seduto su uno sgabello pieghevole facendosi luce con un piccolo lume appeso alla giacca. Quelle immagini sono il lascito di Escher, emozioni che annoverò tra i suoi ricordi migliori

Olandese inquieto, riservato e geniale, Maurits Cornelis Escher ha indubbiamente lasciato un segno indelebile nell’arte e nella cultura. Mediante le sue incisioni e litografie, egli ha avuto la capacità di trasportare l’osservatore delle sue opere in un mondo immaginifico e impossibile, luogo di osmosi di arte, matematica, scienza, fisica e design. Infatti, le sue costruzioni impossibili, perciò stesso in contrasto con le leggi della geometria e della fisica, sono esplorazioni dell’infinito da un piano e uno spazio attraverso il ricorso a mutevoli geometrie interconnesse.

IL PARADOSSO RAGGIUNTO MEDIANTE LA LOGICA E LE IMMAGINI

Non è dunque casuale che sue opere siano state apprezzate in modo particolare da scienziati, logici, matematici e fisici, attratti e forse addirittura ipnotizzati, da quell’impiego razionale di poliedri, distorsioni geometriche e interpretazioni originali di concetti appartenenti alla scienza, sovente al fine di ottenere effetti paradossali. Artista scoperto in tempi relativamente recenti, Escher si è affermato a livello mondiale in virtù della sua capacità di comunicare a una platea estremamente vasta, sia di raffinati amanti e conoscitori dell’arte che incorreggibili cartesiani. Nelle sue opere confluiscono una grande vastità di temi, ragione per la quale nel panorama della storia dell’arte costituisce un unicum.

LA MOSTRA DI PALAZZO BONAPARTE

La mostra di Roma si configura come un evento eccezionale, in grado di presentare al pubblico, oltre ai capolavori più celebri dell’artista olandese, anche numerose opere inedite in precedenza mai esposte. Si tratta infatti di un’antologica di circa trecento opere, inclusive dell’iconica Mano con sfera riflettente, reallizzata da Escher nel 1935. Inoltre, in esposizione, tra le altre, vi sono Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938), la celebre serie degli Emblemata. A seguito di vari viaggi compiuti in Italia, che ebbero il loro inizio nel 1921, quando si recò in Toscana, l’Umbria e Liguria, l’artista giunse a Roma dove visse dodici anni, dal 1923 al 1935, in via Poerio, al quartiere Monteverde.

LA LUNGA PERMANENZA A ROMA

Fu un periodo che esercitò su di lui una forte influenza, incidendo sulle sue realizzazioni successive, una prolifica produzione di litografie e incisioni, principalmente di paesaggi, scorci, architetture e vedute di quella Roma antica e barocca che amava indagare nella sua dimensione più intima, notturna, alla luce fioca di una lanterna. Le notti trascorse a disegnare, seduto su di uno sgabello pieghevole facendosi luce con un piccolo lume appeso alla giacca. Escher ce le tramanda annoverate tra i suoi ricordi migliori di quel periodo. E nell’esposizione allestita a Palazzo Bonaparte è presente anche la serie completa dei dodici Notturni romani realizzata nel 1934.

CREDITI

La mostra, realizzata grazie al patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e dell’Ambasciata e del Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, è stata organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation e Maurits; l’evento è a cura di Federico Giudiceandrea (uno dei maggiori esperti dell’artista olandese al mondo) e di Mark Veldhuysen (CEO della M.C. Escher Company). Sponsor sono Generali Valore Cultura, special partner Ricola, mobility partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner la Repubblica e Urban Vision, hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de la Ville, infine, partner Mercato Centrale Roma.

INFO

Escher: Palazzo Bonaparte, Spazio Generali Valore Cultura, piazza Venezia n.5 Roma; fino al 5 maggio 2024; orari di apertura al pubblico: dal lunedì al giovedì dalle ore 09:00 alle ore 19:30; venerdì, sabato e domenica dalle ore 09:00 alle ore 21:00; attenzione: la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del museo;

info e prenotazioni: +39068715111

@arthemisiaarte

@mostrepalazzobonaparte

#MostrePalazzoBonaparte

Condividi: