DIFESA, Baltico. NATO, presso l’exclave russa di Kaliningrad è in corso l’esercitazione Baltop 2023: partecipa anche la Marina militare italiana

Obiettivo delle due esercitazioni congiunte è l’incremento dell’interoperabilità dei contingenti alleati. Nel corso di essa, è stato dapprima simulato uno sbarco sulla costa, azione alla quale hanno partecipato le unità navali della marina militare di Vilnius e aliquote di militari forniti da Italia, Polonia e Romania, elementi tutti imbarcati a bordo della nave anfibia italiana San Marco, appoggiata per l’occasione dall’unità anfibia d’assalto polacca Torun

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È in corso dallo scorso 4 giugno l’esercitazione Baltops 2023, tra le principali manovre marittime periodiche effettuate dalla NATO nella regione baltica (si svolge infatti con cadenza annuale). Questa attività addestrativa a guida statunitense è giunta alla sua 52ª edizione, essa ha luogo nelle acque antistanti alla città costiera di Klaipeda, nei pressi del confine con l’exclave russa di Kaliningrad, e viene condotta simultaneamente all’esercitazione Storm Strike della marina militare della Lituania.

OBIETTIVO DELLE ESERCITAZIONI CONGIUNTE

Obiettivo delle due esercitazioni congiunte è l’incremento dell’interoperabilità dei contingenti della NATO. Nel corso di essa, le forze alleate hanno simulato dapprima uno sbarco sulla costa, azione alla quale hanno partecipato le unità navali della marina militare di Vilnius e aliquote di militari forniti da Italia (fanteria di marina), Polonia e Romania, elementi tutti imbarcati a bordo della nave anfibia italiana San Marco, appoggiata per l’occasione dall’unità anfibia d’assalto polacca Torun. Al riguardo va rifcordato che la Lituania (Paese baltico) confina sia con la Polonia che con la Bielorussia, quest’ultimo Stato strettamente alleato della Federazione russa.

BALTOP 2023: IL DISPOSITIVO AERONAVALE ALLEATO

Nel corso dell’esercitazione Baltop 2023, a seguito di un primo passaggio di due caccia F-16 dell’aeronautica polacca, dapprima le forze della marina lituana hanno simulato una bonifica dell’area di sbarco al fine di preparare il terreno all’approdo del resto delle forze NATO, quindi settanta militari hanno effettuato lo  sbarco da mezzi anfibi appoggiati delle due citate navi militari al largo della costa. L’incursione anfibia è stata resa possibile anche dall’intervento di due elicotteri AW101 della Marina militare italiana decollati da Nave San Marco.

SBARCO ANFIBIO DA NAVE SAN MARCO

Le operazioni congiunte, hanno registrato la partecipazione di unità militari romene, polacche, italiane, portoghesi, oltreché statunitensi e britanniche. Esse si sono quindi concluse con l’evacuazione delle forze NATO dall’area mediante gli elicotteri AW101. All’esercitazione hanno preso parte il Comando della III Divisione navale della Marina militare italiana, posto alla guida della task force anfibia, che ha provveduto alla fornitura dei mezzi e dello staff di comando, oltre alla Brigata San Marco, che ha fornito l’intero reparto di sbarco.

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