COLOMBIA, accordo di pace. Pubblicato il rapporto finale redatto dalla Commissione della verità

Essa è frutto dell’Accordo dell’Avana e ha lo scopo di appurare cosa sia successo nei cinquant’anni di conflitto tra i guerriglieri delle FARC e lo Stato colombiano. Il messaggio inviato dal Pontefice al Paese latino americano

Il 28 giugno, in Colombia, è stato letto il rapporto finale della Commissione della Verità creata nel 2016 a seguito dell’accordo di pace siglato tra il Governo colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie di Colombia (FARC). Per l’occasione, Papa Francesco, che fu promotore dell’accordo di pace e volle che alla firma fosse presente il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha inviato un messaggio in cui ha chiesto alla Colombia di continuare a seguire il percorso della riconciliazione.

UNA GUERRA CIVILE LUNGA E DEVASTANTE

La guerra civile colombiana, la più risalente nel tempo nel continente latino americano, in decenni ha provocato la morte di almeno 260.000 persone. Alla presentazione del rapporto erano presenti Gustavo Petro, presidente eletto del Paese, e quello che sarà il suo vice, cioè Francia Marquez, oltre al ministro dell’interno Daniel Palacios, che ha rappresentato il presidente colombiano ancora in carica Ivan Duque, assente a causa di un impegno internazionale. Nel suo messaggio, il Pontefice ha incoraggiato i membri della commissione e le autorità nazionali e internazionali che hanno ricevuto il rapporto di «continuare nei percorsi di riconciliazione che aiutano a rafforzare la fraternità, a essere artigiani di pace, a creare processi di rincontro e a lavorare insieme nella ricerca del bene comune».

LA COMMISSIONE PER IL CHIARIMENTO DELLA VERITÀ

La Commissione per il chiarimento della verità, la coesistenza e la non ripetizione è uno dei frutti dell’Accordo dell’Avana. Essa ha lo scopo di appurare cosa sia successo nei cinquanta anni del conflitto armato. Composta da undici membri e presieduta dal padre gesuita Francisco de Roux, ha iniziato i suoi lavori nel 2018, da allora ha raccolto le testimonianze di 27.000, incluse le vittime del conflitto, ex membri della FARC, personale miliare e i presidenti colombiani precedentemente in carica. Si tratta di un organismo temporaneo che, tuttavia, il 28 giugno scorso ha reso pubblico soltanto il primo dei dieci capitoli nei quali si articola il rapporto, mentre gli altri ventiquattro volumi, di circa ottomila pagine, verranno resi pubblici entro i prossimi due mesi.

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