CULTURA, Pergine Festival. Al via la 44ª edizione all’insegna della comprensione della complessità globale

Dal 28 giugno al 13 luglio il tradizionale appuntamento in Trentino all’insegna della sperimentazione e dell’interazione col pubblico. La cittadina della Valsugana si trasformerà in un cantiere performativo allo scopo di ridefinire gli spazi urbani e creare dialogo e interazione costanti con gli abitanti. La particolare attenzione rivolta alle persone con disabilità fisica e o sensoria

È necessario porsi degli interrogativi. Di quali strumenti c’è bisogno oggi per comprendere la complessità del globale senza per questo alienarsi dal vivere locale? Quali sono le condizioni necessarie per essere appieno cittadini del mondo ed evitare di farsi condizionare dall’incessante flusso di informazioni alle quali l’individuo si trova inevitabilmente esposto? Quali sono i nuovi orizzonti delle relazioni con l’altro e l’altrove?

Si tratta di alcuni interrogativi che Pergine festival propone nell’ambito della prossima edizione, in programma dal 28 giugno al 13 luglio, che si caratterizzerà per l’intensa multidisciplinarietà e dalla particolare attenzione rivolta ai giovani artisti italiani e stranieri.

La kermesse trentina ha da tempo una forte connotazione «site specific» e di fatto trasforma la cittadina della Valsugana in un cantiere performativo, ridefinendo gli spazi urbani e creando un dialogo e un’interazione costanti con i suoi cittadini.

Particolare attenzione viene tradizionalmente dedicata alle persone con disabilità fisica e/o sensoriale anche attraverso l’offerta di diversi servizi e la promozione di eventi tesi alla sensibilizzazione al problema mediante approcci diversi, dall’aperitivo in lingua dei segni al trekking urbano inclusivo.

 

Il programma e gli artisti. I giovani architetti e designer di Acropoli Trento cureranno “Wonder”, un’installazione di elementi compositi che, come lo specchio di Alice nel paese delle meraviglie, sarà il portale d’accesso alla città e al suo festival. Gli interventi negli spazi cittadini fanno parte della sezione “Derive Urbane”, l’agorà degli incontri, dei concerti, dei dj-set e di tanti altri eventi gratuiti volti a reinventare i luoghi della comunità.

I giovani vincitori del bando OPEN aprono le danze nel primo week end: la giovane coreografa e danzatrice Elisabetta Consonni presenterà la sua performance itinerante “Ti voglio un bene pubblico”, mentre Berlin Nevada darà vita a “Still Night”, un lavoro ispirato alle Città invisibili di Italo Calvino in cui il pubblico avrà un ruolo fondamentale. Giselda Ranieri presenterà T.I.N.A. (There is no alternative), spettacolo vincitore della call Supernova, un’interessante riflessione che esplora le dinamiche di ansia e disorientamento causate dalle infinite possibilità che oggi si prospettano come orizzonti di felicità e di successo.

Anansi e Hot Mustache saranno invece i protagonisti del primo concerto del festival in piazza Fruet ad ingresso gratuito.

Nelle serate successive sono molti gli eventi in programma ed in particolare segnaliamo Circolo Bergman che presenterà “Bilderatlas”, uno spettacolo che interpreta la condivisione delle immagini sui social come possibilità narrativa, ed “EffettoLarsen”, che propone After/Dopo, installazione partecipativa che avrà luogo negli spazi di Palazzo Crivelli, per l’occasione trasformato dagli artisti ma, soprattutto, dagli spettatori-visitatori che lo attraverseranno lasciando inevitabilmente delle tracce.

Alla trasformazione dello spazio è dedicato anche “Tierras del Sur” del duo ibero-americano Arzkona&Toloza, in prima nazionale, che racconta un pezzo importante di storia dell’Argentina, mentre Dante Antonelli presenterà l’anteprima della sua nuova creazione, “Atto di adorazione”, che andrà successivamente in scena in versione definitiva nell’ambito di Roma Europa Festival, uno spettacolo che si preannuncia intenso e commovente, dedicato ai giovani e al loro diritto di esistere.

Attesissimo il 6 luglio “Viaggio al termine della notte”, spettacolo in forma di concerto tratto dall’omonimo romanzo di Louis Ferdinand Céline, che Elio Germano e Teho Teardo rappresentano da anni senza perdere la capacità di rinnovarsi e di stimolare riflessioni preziose.

Debutto nazionale per “Amour”, un’esplorazione sulle radici del teatro a cura di Dynamis, la compagnia romana che ha intrapreso un interessante percorso di indagine sulle connessioni tra attori, spettatori, critici e appassionati di teatro in dialogo col festival stesso.

Sarà invece un’anteprima quella de “La Scimmia”, riscrittura di un testo di Franz Kafka a opera di Giuliana Musso, attrice e autrice esponente del teatro di narrazione e d’indagine italiano.

Chiude la rassegna perginese lo spettacolo “Calcinculo”, di Babilonia Teatri, attraverso il quale Enrico Castellani e Valeria Raimondi rappresenteranno in scena la contemporaneità ai tempi del Web 2.0, lo faranno con ironia e disincanto servendosi di un dialogo vertiginoso tra musica e teatro.

 

Info:  artwaveproject@gmail.com

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