ECONOMIA, inflazione. L’opinione di Alessandro Petruzzi, presidente del direttivo nazionale di Federconsumatori e di Federconsumatori Perugia,

Tra i temi proposti nella trasmissione “Le Interviste”, curata dal giornalista Giuseppe Castellini (direttore del “Nuovo Giornale Nazionale”) mandata in onda di recente da numerose emittenti televisive italiane, è stato affrontato anche lo scottante argomento della concreta libertà di stampa in Italia e del fenomeno delle cosiddette «querele bavaglio»

Featured Video Play Icon

Inflazione e malaburocrazia, ma anche l’Italia al 58º posto nel mondo per la libertà i stampa. In quest’ultimo ambito, un sostegno alla presa di posizione dell’Ordine dei Giornalisti (sia nazionale che dell’Umbria) e del sindacato nazionale dei giornalisti (FNSI per il nazionale e ASU per l’Umbria) riguardo al processo di Spoleto – come scrivono in una nota congiunta -, che non si deve fermare, cioè prescriversi.

LIBERTÀ DI STAMPA IN ITALIA

«Quello in corso a Spoleto – ha al riguardo dichiarato il presidente nazionale della FNSI Giuseppe Giulietti – è il processo di tutti i giornalisti italiani». Questi i temi proposti nella trasmissione “Le Interviste”, curata dal giornalista Giuseppe Castellini, direttore del “Nuovo Giornale Nazionale”, mandata in onda di recente da numerose emittenti televisive italiane. Per quanto riguarda la questione del processo di Spoleto a rischio prescrizione, si tratta del caso che vede l’ex consigliere di amministrazione della locale banca, Leodino Galli, imputato per calunnia dopo che aveva querelato per diffamazione il giornalista Carlo Ceraso, in seguito prosciolto dal giudice. Il querelante è stato rinviato a giudizio d’ufficio. Nella nota diffusa da Ordine dei Giornalisti, FNSI e ASU, Giulietti ha dichiarato che «quello in corso a Spoleto è il processo di tutti i giornalisti italiani.

QUERELE BAVAGLIO

L’Italia, già finita al 58º posto nella graduatoria mondiale sulla libertà di stampa secondo il World Press Freedom Index, superata anche da Gambia e Suriname. È anche il paese con il più alto numero di querele bavaglio presentate al solo scopo di bloccare le inchieste giornalistiche e di intimidire i giornalisti. Una situazione talmente grave, già rappresentata al Parlamento, che porta a volte i giornalisti ad autocensurarsi. In questa vicenda invece – ha concluso il presidente della FNSI – ha vinto il giornalismo, grazie anche ad una puntuale inchiesta della magistratura, che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio del querelante. È per questo che non possiamo accettare di vedere tale processo finire nel cestino potrebbe significare che il querelante, ed eventualmente l’imbavagliatore, la farebbero sempre franca. Non è un problema dei giornalisti ma di tutti i cittadini che hanno il diritto ad essere informati, come statuisce anche la nostra Costituzione all’articolo 21».

INFLAZIONE E MALABUROCRAZIA

Su inflazione e malaburocrazia si esprime Alessandro Petruzzi, presidente del direttivo nazionale di Federconsumatori nonché presidente di Federconsumatori Perugia, che ha affrontato l’argomento relativo ai possibili rimedi contro l’inflazione spinta dai rincari energetici. Egli ha parlato inoltre di come la «malaburocrazia continui a colpire anche in questo campo», citando quale caso simbolo una nota impresa di Marsciano che si è organizzata per usare esclusivamente energie rinnovabili, ma che da mesi attende di poter mettere in funzione gli impianti fermi a causa delle lungaggini burocratiche. Afferma ancora Petruzzi che «quello che sta accadendo nel servizio delle Poste per il pagamento di cartelle dell’Erario, con il sistema che rifiuta il pagamento, è come se si fosse anticipata l’intenzione annunciata dal Governo di annullare le cartelle Equitalia fino a mille euro».

Condividi: