A502 – CONFLITTI E INGIUSTIZIE: FUCILAZIONI DI MASSA DI MILITARI DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE. Attraverso la storia narrata in un libro emerge la dura denuncia di quello che per migliaia di uomini fu una morte insensata, persone che erano state inviate al fronte a combattere in trincea contro gli austro-tedeschi e che poi, invece, si trovarono decimate dai plotoni di esecuzione del proprio esercito, quello Regio. “Un episodio di guerra: il prezzo del rifiuto” è la romanzata e lucida denuncia degli orrori di una carneficina che si compì nel contesto di un’altra carneficina più grande. La narrazione prende infatti spunto dai fatti di Cercivento, località della Carnia dove nel luglio del 1916 quattro alpini vennero passati sommariamente per le armi in quanto ritenuti disertori. Ma non era vero, poiché essi ebbero la sola «colpa» di rifiutare di partecipare a una missione palesemente suicida: l’assalto alle linee austriache sul monte Cellon secondo i piani elaborati dai loro superiori, che li avrebbero esposti inesorabilmente al fuoco nemico. A 106 anni da quella tragedia la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha varato una legge che riabilita tutti i militari fucilati durante la Grande guerra sul proprio territorio «per l’esempio». Il convegno di presentazione del volume ha avuto luogo il 28 gennaio scorso presso il Fogolâr furlan di Roma, in concomitanza con la Giornata della Memoria. All’evento hanno presso parte FRANCESCO PITTONI (presidente del sodalizio dei friulani nella Capitale), FRANCO CORLEONE (già senatore della Repubblica) e GUIDO CRAINZ (professore e storico); nell’occasione, alcuni passi dell’opera sono stati letti dall’attrice TIZIANA BAGATELLA

audio
CategoriaDifesa
Data

A502 – CONFLITTI E INGIUSTIZIE: FUCILAZIONI DI MASSA DI MILITARI DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE. Attraverso la storia narrata in un libro emerge la dura denuncia di quello che per migliaia di uomini fu una morte insensata, persone che erano state inviate al fronte a combattere in trincea contro gli austro-tedeschi e che poi, invece, si trovarono decimate dai plotoni di esecuzione del proprio esercito, quello Regio.

“Un episodio di guerra: il prezzo del rifiuto” è la romanzata e lucida denuncia degli orrori di una carneficina che si compì nel contesto di un’altra carneficina più grande. La narrazione prende infatti spunto dai fatti di Cercivento, località della Carnia dove nel luglio del 1916 quattro alpini vennero passati sommariamente per le armi in quanto ritenuti disertori. Ma non era vero, poiché essi ebbero la sola «colpa» di rifiutare di partecipare a una missione palesemente suicida: l’assalto alle linee austriache sul monte Cellon secondo i piani elaborati dai loro superiori, che li avrebbero esposti inesorabilmente al fuoco nemico. A 106 anni da quella tragedia la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha varato una legge che riabilita tutti i militari fucilati durante la Grande guerra sul proprio territorio «per l’esempio». Il convegno di presentazione del volume ha avuto luogo il 28 gennaio scorso presso il Fogolâr furlan di Roma, in concomitanza con la Giornata della Memoria. All’evento hanno presso parte FRANCESCO PITTONI (presidente del sodalizio dei friulani nella Capitale), FRANCO CORLEONE (già senatore della Repubblica) e GUIDO CRAINZ (professore e storico); nell’occasione, alcuni passi dell’opera sono stati letti dall’attrice TIZIANA BAGATELLA.