A635 – POPULISMI E NAZIONALISMI, IL CASO BRASILIANO: autoritarismo, classe media e ricerca della «terza via» nell’esperienza politica di Getúlio Dornelles Vargas. Quale grado di influenza esercitò il fascismo su vicende politiche a esso coeve e affini, che ebbero tuttavia luogo in paesi diversi e distanti dall’Italia? Fino a che punto sono paragonabili quei regimi dittatoriali europei di cultura latina, come appunto l’Italia, ma anche la Spagna e il Portogallo, con esperienze come quella maturata, seppure in diversa misura e in diverse fasi storiche, dal Brasile nel periodo intercorrente tra il 1930 e il 1954? Vargas fu soltanto uno dei tanti populisti affacciatisi sulla scena sudamericana negli anni Trenta, oppure, oltre a ispirare la propria azione politica al nazionalismo e all’anticomunismo, perseguì concretamente delle riforme sociali sostenendo i diritti dei lavoratori? Si tratta di quesiti fondamentali, poiché comprendere la reale essenza di quella esperienza brasiliana risulta utile anche  per capire alcuni fenomeni analoghi in atto al giorno oggi. A essi ha fornito una risposta il professor FABIO GENTILE, docente presso l’Università Federale del Ceará di Fortaleza, autore di un saggio sull’argomento. Il volume è stato presentato l’8 maggio 2024 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, evento che è stato occasione di un approfondimento ulteriore dell’argomento. Al dibattito che ha avuto luogo a Monte Citorio, organizzato dall’Associazione di amicizia – Assoçiacão de amizade Italia Brasile (IB), hanno preso parte oltre all’autore anche l’onorevole FABIO PORTA (parlamentare della Repubblica eletto dagli italiani all’estero nella Circoscrizione elettorale del Sud America), GIANNI LATTANZIO (direttore editoriale di “Meridiano Italia”), GIAMPAOLO D’ANDREA (storico) e LUCIANO VECCHI (già parlamentare europeo, attualmente responsabile del settore Italiani nel Mondo del Partito Democratico

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A635 – POPULISMI E NAZIONALISMI, IL CASO BRASILIANO: autoritarismo, classe media e ricerca della «terza via» nell’esperienza politica di Getúlio Dornelles Vargas. Quale grado di influenza esercitò il fascismo su vicende politiche a esso coeve e affini, che ebbero tuttavia luogo in paesi diversi e distanti dall’Italia? Fino a che punto sono paragonabili quei regimi dittatoriali europei di cultura latina, come appunto l’Italia, ma anche la Spagna e il Portogallo, con esperienze come quella maturata, seppure in diversa misura e in diverse fasi storiche, dal Brasile nel periodo intercorrente tra il 1930 e il 1954? Vargas fu soltanto uno dei tanti populisti affacciatisi sulla scena sudamericana negli anni Trenta, oppure, oltre a ispirare la propria azione politica al nazionalismo e all’anticomunismo, perseguì concretamente delle riforme sociali sostenendo i diritti dei lavoratori?

Si tratta di quesiti fondamentali, poiché comprendere la reale essenza di quella esperienza brasiliana risulta utile anche  per capire alcuni fenomeni analoghi in atto al giorno oggi. A essi ha fornito una risposta il professor FABIO GENTILE, docente presso l’Università Federale del Ceará di Fortaleza, autore di un saggio sull’argomento. Il volume è stato presentato l’8 maggio 2024 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, evento che è stato occasione di un approfondimento ulteriore dell’argomento. Al dibattito che ha avuto luogo a Monte Citorio, organizzato dall’Associazione di amicizia – Assoçiacão de amizade Italia Brasile (IB), hanno preso parte oltre all’autore anche l’onorevole FABIO PORTA (parlamentare della Repubblica eletto dagli italiani all’estero nella Circoscrizione elettorale del Sud America), GIANNI LATTANZIO (direttore editoriale di “Meridiano Italia”), GIAMPAOLO D’ANDREA (storico) e LUCIANO VECCHI (già parlamentare europeo, attualmente responsabile del settore Italiani nel Mondo del Partito Democratico. (8 maggio 2024)