A540 – ZONE GRIGIE, TERRORISMO E STRATEGIA DELLA TENSIONE: L’ESTATE DEL GOLPE. Nell’ultimo saggio della giornalista Stefania Limiti l’analisi dello scenario protrattosi dalla fine degli anni Sessanta alla metà degli anni Novanta parte dalla strage alla questura di Milano compiuta dal sedicente anarchico Gianfranco Bertoli. Al dibattito di presentazione del volume, che ha avuto luogo a Roma mercoledì 7 giugno 2023 presso la Libreria Libraccio, hanno preso parte l’autrice STEFANIA LIMITI, il giornalista ANTONIO PADELLARO, la documentarista della Camera dei Deputati e, dal 1981 al 1988, responsabile dell’archivio della Commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica P2, nonché diretta collaboratrice di Tina Anselmi, PIERA AMENDOLA, e il senatore ROBERTO SCARPINATO, già Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo. Bertoli nei giorni che precedettero l’attentato stragista venne segregato dai suoi mandanti in un appartamento di Verona, controllato a vista affinché non si mettesse nei guai mandando così all’aria l’operazione e provocando lo smantellamento della struttura terroristica. Ma, quele era la ragione alla base della spettacolare eliminazione fisica di un ministro della Repubblica di tale importanza, personalità politica di spicco della Democrazia cristiana, partito cardine di uno Stato incastonato dalla Conferenza di Yalta nell’orbita americana? Egli davvero agì, come ebbe a dichiarare, «per vendicare il compagno Giuseppe Pinelli», oppure attraverso la sua mano assassina qualcuno volle regolare i conti con Rumor facendogli pagare la sua mancata dichiarazione dello stato di emergenza all’indomani di un’altra strage, quella di piazza Fontana del 1969, fatto che avrebbe aperto a una svolta autoritaria in Italia?

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A540 – ZONE GRIGIE, TERRORISMO E STRATEGIA DELLA TENSIONE: L’ESTATE DEL GOLPE. Nell’ultimo saggio della giornalista Stefania Limiti l’analisi dello scenario protrattosi dalla fine degli anni Sessanta alla metà degli anni Novanta parte dalla strage alla questura di Milano compiuta dal sedicente anarchico Gianfranco Bertoli.

Al dibattito di presentazione del volume, che ha avuto luogo a Roma mercoledì 7 giugno 2023 presso la Libreria Libraccio, hanno preso parte l’autrice STEFANIA LIMITI, il giornalista ANTONIO PADELLARO, la documentarista della Camera dei Deputati e, dal 1981 al 1988, responsabile dell’archivio della Commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica P2, nonché diretta collaboratrice di Tina Anselmi, PIERA AMENDOLA, e il senatore ROBERTO SCARPINATO, già Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo.

Bertoli nei giorni che precedettero l’attentato stragista venne segregato dai suoi mandanti in un appartamento di Verona, controllato a vista affinché non si mettesse nei guai mandando così all’aria l’operazione e provocando lo smantellamento della struttura terroristica. Ma, quele era la ragione alla base della spettacolare eliminazione fisica di un ministro della Repubblica di tale importanza, personalità politica di spicco della Democrazia cristiana, partito cardine di uno Stato incastonato dalla Conferenza di Yalta nell’orbita americana? Egli davvero agì, come ebbe a dichiarare, «per vendicare il compagno Giuseppe Pinelli», oppure attraverso la sua mano assassina qualcuno volle regolare i conti con Rumor facendogli pagare la sua mancata dichiarazione dello stato di emergenza all’indomani di un’altra strage, quella di piazza Fontana del 1969, fatto che avrebbe aperto a una svolta autoritaria in Italia?