IDROCARBURI, Italia. FederPetroli: «Nonostante un 2020 nero, si chiude un bilancio in positività»

I consumi di carburante oggi risultano in aumento anche se con margini di vendita minori rispetto alla normale operatività. La perdita maggiore si riscontra nell’erogazione self-service nelle ore serali sino all’apertura mattutina, fascia orario sotto restrizione DPCM

Nonostante un 2020 investito dalla pandemia da Covid-19, la gran parte delle aziende di settore hanno tenuto alle criticità che da marzo 2020 si sono presentate sul territorio internazionale. Dalla prima ondata e relativi lockdown dove i consumi di carburanti si sono quasi azzerati, da settembre l’ottimismo delle aziende è cambiato e si è riscontrata una continuità sulle attività di business e relazioni con incontri specifici su nuovi progetti in diverse location.

I consumi di carburante oggi risultano in aumento anche se con margini di vendita minori rispetto alla normale operatività. La perdita maggiore si riscontra nell’erogazione self-service nelle ore serali sino all’apertura mattutina, fascia orario sotto restrizione DPCM.

La fotografia sui mercati esteri mantiene il comparto dell’Oil & Gas internazionale in ripresa, forte anche di incontri in capo alle compagnie petrolifere che in questi ultimi mesi del 2020 hanno dato continuità ai progetti già inizializzati, dimostrazione della politica di Eni in Libia, Egitto Kazakistan, ADNOC negli Emirati Arabi Uniti, Sonatrach in Italia nell’area siciliana di Augusta nonché alcuni progetti in operatività di Saipem Mozambico e altri in diverse aree principalmente focalizzate nel continente africano.

Prezzi del greggio che dopo i vertiginosi crolli da inizio coronavirus, da mesi hanno ripreso fiato attestandosi sopra la media e di conseguenza i titoli petroliferi sulle borse valori internazionali hanno mantenuto il valore veicolando il mercato azionario su trend positivo.

Il comparto della raffinazione non si è mai fermato forte di una attività necessaria, seppur in una logica diminuzione del mercato oggi l’acquisto dei greggi internazionali è in ripresa, necessità della lavorazione nelle raffinerie non sono in Italia di prodotti di consumo e diverso utilizzo.

Sul piano logistico, sulla scia di un blocco dei consumi nel primo e parte del secondo quadrimestre 2020, in ripresa il traffico aereo e le previsioni per i prossimi mesi sono pianificate su aumenti della logistica generale, aerea e trasporto su gomma, nonché i flussi marittimi di trasporto prodotto ed infrastrutture, questo ha già segnato un indice positivo sulla ripresa dei margini ripianificati ed un incremento dei budget 2021 per il consumo di carburanti.

Anche sul piano giudiziario dove l’Italia energetica è coinvolta in inchieste internazionali, si è chiusa positivamente la vicenda di Saipem in Algeria con assoluzione definitiva e si attende una chiusura dell’inchiesta Eni in Nigeria che sicuramente avverrà entro marzo 2021 e, la chiusura per Eni e Shell della disputa kazaka nello sfruttamento delle risorse minerarie, apertura di strada per ulteriori investimenti nell’area asiatica e un già annunciato piano di sviluppo economico di notevole importanza del governo del Kazakistan.

Obiettivo e pianificazione del primo trimestre 2021 sarà la focalizzazione, qualifica e partecipazione delle aziende contrattiste in Progetti già operativi e nuovi Progetti Strategici in capo alle grandi compagnie petrolifere e l’investimento del comparto nella scena della transizione energetica.

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