GRECIA, forze armate. Et Voilà: Atene compra i Rafale francesi

I diciotto velivoli della Dassault, dieci pagati e otto «regalati», potenzieranno la componente intercettori dell’aeronautica militare ellenica

Era prevedibile, in un contesto di crisi che si va sempre più aggravando, con le forze armate turche – alleate di quelle greche all’interno della NATO – con quasi un piede sulle isolette dell’Egeo e la loro flotta che da prova di spadroneggiare nelle acque del Mediterraneo orientale e dopo lo spostamento delle unità corazzate al confine e le manovre navali con le unità francesi e americane (oltreché italiane), Atene, dato anche il suo florido bilancio, probabilmente acquisterà da Parigi i caccia Rafale C F3-R.

I greci sono da tempo in trattative con la Francia (e con altri Paesi) per la fornitura di nuovi moderni sistemi d’arma allo scopo di potenziare il suo strumento difensivo. Alla ricerca di una effettiva deterrenza nei confronti dello storico avversario turco, essi potrebbero immettere in linea con la loro aeronautica militare diciotto fiammanti caccia prodotti dalla Dassault, velivoli che si andrebbero ad affiancare ai ventiquattro Mirage 2000-5 Mk.II e agli F-16C (questi ultimi in fase di aggiornamento) già in possesso della forza armata ellenica, rafforzando così la propria componente intercettori, mentre non è ancora chiaro se la Elliniki Polemiki Aeroporia in futuro verrà dotata degli F-35 americani.

I Rafale C F3-R installeranno i sistemi radar AESA (Active Electronically Scanned Array), tecnologicamente avanzati, e verranno armati, tra l’altro, con i missili BVR (Beyond Visual Range) Meteor. Inoltre, secondo le indiscrezioni fatte trapelare, otto macchine del lotto complessivo saranno di seconda mano, poiché si afferma saranno della versione munita di radar RBE2 (radar à balayage electronique), apparato associato ai missili MICA EM/IR, apparecchi «donati» da Parigi.

L’annuncio dell’acquisizione dei jet fighter è stato dato dal primo ministro in persona il 12 settembre scorso, infatti, Kyriakos Mitsotakis ne ha fatto menzione nel corso del suo intervento in occasione del Thessaloniki International Fair di Salonicco, durante il quale ha fatto riferimento all’ambizioso programma «per rafforzare le forze armate del Paese», nonché alle «coraggiose misure tese al sostegno dei lavoratori e delle aziende nei prossimi mesi».

Allo scopo di sostenere questo non indifferente impegno finanziario, il primo ministro ha sottolineato il fatto che «il settore della Difesa in Grecia negli ultimi anni ha registrato un periodo di disinvestimento, dunque è giunto il momento di riequilibrare i bisogni e le capacità».

Dal canto suo, Eric Trappier, presidente e CEO di Dassault Aviation, non poteva che replicare con soddisfazione, dichiarando che il gruppo industriale che dirige «è pienamente mobilitato al fine di soddisfare le esigenze operative espresse dall’aeronautica militare greca e, quindi, contribuire alla garanzia della sovranità della Grecia e alla sicurezza del popolo greco».

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