IRAN, attacco israeliano. Scatta l’Operazione «Rising Lion»: decapitata la catena di comando militare di Teheran

Nella notte oltre duecento velivoli da combattimento dell'aeronautica militare israeliana, indirizzati dall'intelligence sugli obiettivi nel territorio della Repubblica Islamica hanno colpito più di un centinaio di siti riconducibili al programma nucleare degli ayatollah, inoltre sono stati eliminati elementi di vertice della catena militare iraniana e scienziati di notevole rilievo impegnati nello sviluppo della bomba atomica di Teheran, colpite anche le difese antiaeree. Ora Israele è in all’erta a causa della prevedibile ritorsione all’attacco da parte iraniana. Alle ore tre nello Stato ebraico sono suonate le sirene di allarme. In seguito, nella mattinata, velivoli a pilotaggio remoto decollati dall’Iran per bombardare Israele sono stati intercettati sui cieli dell’Arabia Saudita, Siria e Giordania, mentre poco fa è stata diffusa la notizia dell’intercettazione di numerosi droni sul Mar Rosso, anche questi presumibilmente provenienti dall'Iran. Ma, a questo punto, per Israele il pericolo potrebbe derivare soprattutto da ciò che rimane dell’arsenale missilistico di Hezbollah in Libano, oltreché (forse) anche dagli Houti dallo Yemen. La testata giornalistica specializzata “Difesa Online” ha raccolto la testimonianza «a caldo» del professor Ely Karmon, in collegamento da Tel Aviv, un collegamento audio da Herzliya che viene qui riproposto da insidertrend.it

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13 giugno 2025 – Israele ha dunque sferrato la sua prima ondata di attacco contro l’Iran, ulteriore fase di una guerra che da strisciante è divenuta palese e diretta. Si tratta della maggiore offensiva sferrata contro l’Iran, resa possibile da anni di preparazione e dettagliata pianificazione, che[…]