24 maggio 2025 – A fronte del preoccupante incremento del fenomeno terroristico nella regione, la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) ha recentemente reso noto di procedere a grandi passi nella direzione della costituzione di una forza dedicata al contrasto dei gruppi armati jihadisti.
UNA FORZA REGIONALE ANTITERRORISMO
«I piani relativi sono in rapida fase di sviluppo, ha dichiarato al riguardo mercoledì scorso Omar Alieu Touray, presidente della CEDEAO, nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente “France 24”. Diversi Stati membri avrebbero già espresso la volontà di contribuire sul piano militare a questa iniziativa ed entro la metà di giugno è prevista una fondamentale riunione dei ministri delle finanze e della difesa degli Stati membri dell’ECOWAS per definire il quadro nel quale si collocherà questa nuova forza.
INCREMENTO DELLA MINACCIA
È un’idea non nuova, infatti, lo scorso marzo il ministro della difesa nigeriano Mohammed Badaru aveva sottolineato come la missione di questo costituendo organismo sarebbe stata quella di «garantire la sicurezza dei cittadini di fronte alla persistente ondata di violenza», dato che la minaccia terroristica è sempre maggiore, in particolare nel Sahel, nel nord della Nigeria e nel Benin. Lo scorso mese di aprile più di cento persone sono state assassinate nel nordest della Nigeria nel cros di attacchi terroristici e criminali coordinati contro villaggi e postazioni militari, mentre cinquantaquattro soldati beninesi sono stati uccisi a seguito di attacchi compiuti da gruppi affiliati ad al-Qaeda.
NECESSARIA MAGGIORE COESIONE
Una violenza che si ha luogo in un contesto regionale teso, caratterizzato dal ritiro di Mali, Burkina Faso e Niger dalla CEDEAO, tre paesi attualmente uniti nell’Alleanza degli Stati del Sahel (ESA) che criticano l’organizzazione regionale per il suo presunto allineamento sulle posizioni francesi. Tuttavia, malgrado questa divisione Omar Touray sostiene una cooperazione, seppur minima, nel campo della sicurezza. «La mancanza di unità rende difficile un’azione collettiva contro l’insicurezza – ha egli sottolineato -, anche se questi paesi non fanno più parte della CEDEAO dobbiamo trovare un modo per collaborare a livello regionale», poiché, a fronte dell’incremento delle minacce transfrontaliere, l’efficacia di questa futura forza dipenderà dalla volontà politica e dalla coesione strategica degli stati che la comporranno.