VATICANO, pontificati. È morto Papa Francesco

Alle ore sette e trentacinque di stamani, lunedì 21 aprile 2025, festività cristiana della Pasquetta, quest’anno concomitante con quella del Natale di Roma, Sua Santità Papa Francesco si è spento in Vaticano. L’annuncio della scomparsa è stato dato dal Camerlengo di Santa Romana Chiesa, cardinale Kevin Farrell. Il Pontefice aveva ottantotto anni. A seguito della diffusione della notizia migliaia di fedeli si sono recati in Piazza San Pietro. A questo punto, trascorso il tempo canonicamente stabilito per la liturgia, dopo la cerimonia e la sepoltura avrà luogo il conclave, nel quale verrà scelto colui che gli succederà sullo scranno petrino. Attualmente, dal novero dei 135 cardinali elettori potrebbe uscire lo spagnolo Carlos Osoro Sierra, che compirà ottanta anni il prossimo 16 maggio

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Città del Vaticano, 21 aprile 2025 – Questa mattina il Pontefice si è spento. Jorge Mario Bergoglio, gesuita, successore di Papa Benedetto XVI, aveva ottantotto anni ed era malato da tempo. Era nato a Buenos Aires, in Argentina,  il 17 dicembre del 1936.

ULTIMO BAGNO DI FOLLA TRA I FEDELI IN PIAZZA SAN PIETRO

Era stato ricoverato al Policlinico Universitario Agostino Gemelli lo scorso 14 febbraio a causa del riacutizzarsi della bronchite che lo affliggeva e per l’insorgere di un’infezione polimicrobica alle vie respiratorie, il 23 marzo successivo era stato poi dimesso. Nelle ultime settimane il Pontefice si era visto costretto a limitare le proprie attività, tuttavia, nella mattinata di ieri, in occasione della domenica di Pasqua, aveva incontrato per pochi minuti il vicepresidente degli Stati Uniti d’America, J. D. Vance, partecipato personalmente alla benedizione urbi et orbi in Piazza San Pietro. «Cari fratelli e sorelle buona Pasqua: incarico il Maestro delle Cerimonie di leggere il messaggio», con queste parole aveva lasciato la lettura del messaggio a monsignore Diego Rave.

LA MORTE DEL PONTEFICE E L’ANNUNCIO DEL CAMERLENGO

La scomparsa di Papa Francesco, CCLXVI Pontefice della Chiesa cattolica romana, assiso allo scranno petrino il 13 marzo del 2013, è stata annunciata questa mattina dal Camerlengo di Santa Romana Chiesa, cardinale Kevin Farrell. «Carissimi fratelli e sorelle – ha dichiarato il prelato -, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 07:35 di questa mattina il vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino».

JORGE MARIO BERGOGLIO

Nel corso del suo pontificato durato dodici anni, Bergoglio è intervenuto con decisione e in profondità all’interno delle Mura leonine, varando diverse riforme, tra le quali quella fondamentale dei dicasteri vaticani, indicendo nel 2015 un Giubileo straordinario. Era figlio di emigrati piemontesi in Argentina, il padre Mario, ragioniere era impiegato nelle ferrovie, sua madre, Regina Sivori, si occupava della casa e dell’educazione dei suoi cinque figli. All’età di ventuno anni, a causa di una grave forma di polmonite, gli venne asportata la parte superiore del polmone destro. Dopo essersi diplomato come tecnico chimico, nel 1958 entrò in seminario, avviando il noviziato nella Compagnia di Gesù; nel 1963 si laureò in filosofia, quindi, in seguito, anche in Teologia. Nel 1992 papa Giovanni Paolo II lo incardinò vescovo ausiliare di Buenos Aires, titolare di Auca. Alla morte del cardinale di Buenos Aires Antonio Quarracino, avvenuta il 28 febbraio 1998, successe a quest’ultimo come arcivescovo; nel 2001 Wojtyla lo fece cardinale e Bergoglio dal 2005 al 2011 fu a capo della Conferenza episcopale argentina.

DA BUENOS AIRES AL VATICANO

Nel marzo del 2013 Bergoglio prese parte al conclave dopo la rinunzia al pontificato di Benedetto XVI e, dopo cinque scrutini, venne eletto Sommo pontefice di Santa Romana Chiesa. Fu il primo gesuita a divenire papa, oltreché il primo pontefice proveniente dal continente americano e il primo nella storia nelle condizioni di interloquire con il proprio predecessore, Ratzinger. Assunse il nome di Francesco in onore di San Francesco d’Assisi e risiedette a Santa Marta anziché nell’appartamento papale del Palazzo Apostolico. Nel 2021 si sottopose a un intervento chirurgico a causa di una stenosi diverticolare sintomatica del colon, il cui esito fu positivo. Nel dicembre dell’anno seguente nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente televisiva “Abc” rivelò di aver già predisposto la sua rinunzia al pontificato nell’evenienza del sopravvenire di un impedimento per cause di salute «o, che so …ecco le mie dimissioni: ce le avete già».

IL PROSSIMO CONCLAVE

Nel 2023 venne nuovamente ricoverato al Policlinico Gemelli dove venne sottoposto a un intervento di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi, che riuscì in assenza di complicazioni. Sempre quell’anno, trascorse una degenza di tre giorni nell’ospedale romano a causa di una infezione respiratoria. Il 24 dicembre scorso, con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro dette ufficialmente inizio al Giubileo Roma 2025. A questo punto, trascorso il tempo canonicamente stabilito per la liturgia, dopo la cerimonia e la sepoltura avrà luogo il Conclave nel quale verrà scelto il successore di Bergoglio che siederà sullo scranno petrino. Attualmente dal novero dei 135 cardinali elettori potrebbe uscire lo spagnolo Carlos Osoro Sierra, che compirà ottanta anni il prossimo 16 maggio.

EQUILIBRI NELLA CURIA

Nel corso del pontificato di Bergoglio si è molto discusso degli interventi del Pontefice sugli equilibri del conclave che sarebbe seguito alla sua morte, ora sarà possibile capire quale potrà essere la direzione che assumerà la politica e la pastorale di oltre Tevere. La storia ha spesso insegnato che i pronostici sugli eligendi eredi di Pietro si sono sovente rivelate fallaci. Dei nomi circolano da tempo, ma è prematuro attribuirvi certezze. Si tratta del segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, dell’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, del Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, del cardinale ungherese Péter Erdő, dal francese Jean-Marc Avelin, dell’olandese Willem Jakobus Eijk, il filippino Luis Tagle, il congolese Fridolin Ambongo Besungu e il brasiliano Leonardo Ulrich Steiner.

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