ECONOMIA, analisi. Incremento dei tassi d’interesse e conseguenti rischi per la stabilità finanziaria globale

Ai fini di una precisa valutazione degli scenari possibili si rende necessaria un’accurata misurazione degli effetti derivanti dagli elevati costi di indebitamento, questo nella prospettiva che le banche centrali mantengano i tassi ufficiali più alti più a lungo di quanto gli investitori si aspettino

Di seguito pubblichiamo un estratto del report di Tobias Adrian e Hiroko Oura, pubblicato l’8 agosto 2023 da IMF Blog – https://www.imf.org/en/Blogs/Articles/2023/08/08/tracking-global-financial-stability-risks-from-higher-interest-rates?utm_medium=email&utm_source=govdelivery Gli aumenti dei tassi di interesse da parte degli istituti centrali in tutto il mondo sono stati decisi allo scopo di contenere la più grande esplosione del fenomeno inflattivo degli ultimi quattro decenni, ma nel corso di quest’anno essi hanno però generato tensioni nelle banche degli Stati Uniti d’America e in quelle europee. Si tratta di incrementi di tassi generalmente positivi per chi esercita il credito, qualora siano in grado di raccogliere di più sui prestiti rispetto a quanto paghino i depositanti, tuttavia stavolta è stato diverso. Infatti, alcune banche hanno perso denaro dalle partecipazioni obbligazionarie, anche da titoli del Tesoro statunitensi, ritenuti investimenti sicuri e ciò ha scosso alcuni clienti, che hanno rapidamente effettuato prelievi, una corsa agli sportelli resa ancora più veloce dalle nuove tecnologie e dai social media. Così, diverse banche sono fallite.

I FSAP METTONO SEMPRE ALLA PROVA

Il nostro programma di valutazione del settore finanziario è un pilastro fondamentale della nostra sorveglianza, nel monitoraggio dappresso dei rischi di stabilità finanziaria per i singoli paesi, poiché misura anche il loro grado di resilienza. I Financial Sector Assessment Program (FSAP) permettono inoltre di valutare se la supervisione del settore finanziario, la regolamentazione, gli strumenti di gestione delle crisi e le reti di sicurezza (come il sostegno alla liquidità di emergenza e l’assicurazione dei depositi) seguono le migliori pratiche internazionali. I FSAP «mettono sempre alla prova» i potenziali rischi per le banche e, più recentemente, consentono di migliorare la valutazione del rischio degli intermediari finanziari non bancari, come i gestori dei fondi pensione, gli assicuratori e i gestori patrimoniali. Il nostro lavoro ha luogo in un contesto di continui incrementi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, con la possibilità che gli oneri finanziari permangano più elevati più a lungo di quanto si aspettino investitori, imprese e famiglie. Un aspetto che potrebbe aumentare i rischi per la stabilità finanziaria e pesare sulla crescita, come abbiamo rilevato nello scorso mese di luglio.

VOLATILITÀ DEI MERCATI E CORSE AGLI SPORTELLI BANCARI

Il rapido inasprimento della politica monetaria potrebbe rendere volatili i mercati obbligazionari e quelli dei derivati ​​su tassi di interesse. Anche il valore dei titoli del Tesoro Usa scende fino al 30% quando i rendimenti salgono di 400 punti base, il vero shock per i rendimenti dei buoni del Tesoro a dieci anni dal 2020. Prima di marzo, abbiamo avuto modo di sottolineare i rischi derivanti da tali spostamenti nei mercati obbligazionari verso le società finanziarie non bancarie. Molti di loro hanno grandi investimenti in obbligazioni e soffrono di perdite di valutazione. In particolare, i fondi di investimento potrebbero doversi trovare ad affrontare rapidi rimborsi (corse) di fronte alla richiesta da parte dei loro clienti di uscire rapidamente da fondi non redditizi. Le corse sono rare per le compagnie di assicurazione sulla vita e pensioni poiché gli assicurati devono incorrere in sanzioni con il ritiro anticipato. Tuttavia, le società che utilizzano derivati ​​e altre transazioni complesse per incrementare i rendimenti potrebbero risentire di richieste di margini in quanto sarebbero tenute a fornire liquidità qualora tali strumenti perdessero valore, come è accaduto per alcuni fondi pensione del Regno Unito nel 2022.

IL «PARADIGMA» SILICON VALLEY BANK

Poi, gli eventi di marzo hanno evidenziato l’importanza delle corse agli sportelli. Le riforme normative varate a seguito della crisi finanziaria globale hanno richiesto alle banche di detenere più liquidità e obbligazioni. Inoltre, in molti paesi, dopo la crisi le banche hanno potuto prendere denaro in prestito più facilmente dagli istituti centrali, evitando così di vendere obbligazioni sui mercati in calo. Tuttavia, nel caso della Silicon Valley Bank queste tutele non hanno funzionato bene, poiché il valore delle sue partecipazioni obbligazionarie è crollato a causa del rapido inasprimento monetario, colpendo gli utili, il capitale e le riserve di liquidità. I depositanti hanno preso atto di queste tensioni e hanno ritirato i fondi, ma la Silicon Valley Bank non era preparata ad accedere alla liquidità della banca centrale in tempo e conseguentemente ha fallito, al pari di altri istituti di credito statunitensi. Osservando queste dinamiche divien possibile riscontrare tre importanti evoluzioni nel campo della valutazione del rischio FSAP.

ANALISI: DOVE CONCENTRARE IL FOCUS

Nell’attività di analisi del rischio si dovrebbe prestare maggiore attenzione alle società finanziarie più piccole e potenzialmente vulnerabili, a partire dalla valutazione dei modelli di business e delle questioni relative alla gestione del rischio. Ad esempio, nel 2019 le Autorità di Washington hanno allentato i requisiti degli stress test per le banche di piccole e medie dimensioni, una scelta criticata nelle raccomandazioni del FSAP statunitense dell’anno seguente. Di conseguenza, lo stress test annuale della Federal Reserve e il FSAP statunitense del 2020 hanno omesso la Silicon Valley Bank e altre banche regionali. Inoltre, nel corso delle analisi il focus andrebbe concentrato sulle interconnessioni tra lo stress del mercato degli asset, gli utili delle società finanziarie e il loro rischio di corsa, in particolare per le banche. Gli stress test FSAP standard considerano lo stress sul capitale della banca e i rischi separatamente, ma non tengono pienamente conto della loro interazione.

CALCOLARE I RISCHI DI LIQUIDITÀ A LIVELLO DI SISTEMA

I FSAP dovrebbero proseguire negli sforzi tesi a una migliore comprensione delle ricadute del rischio di finanziamento tra le società finanziarie, chiamate «rischi di liquidità a livello di sistema»; ad esempio, la turbolenza del mercato obbligazionario potrebbe innescare uno stress di liquidità in alcune società e poi ripercuotersi sull’intero ecosistema, mentre vendono i loro asset, riducono i loro prezzi e si ritirano i finanziamenti reciprocamente. Diversi FSAP hanno applicato un semplice e nuovo strumento di stress test sulla liquidità a livello di sistema ai casi di Turchia,  Giordania, Cile e Filippine. Inoltre, il FSAP del 2022 per il Messico è stato modellato in un modo più personalizzato grazie alla presa in esame dell’impatto relativo ai deflussi di capitali con l’inasprimento dei tassi di riferimento globali e delle condizioni finanziarie. Allo stesso modo, il FSAP statunitense del 2020 ha preso in esame la dinamica di amplificazione o mitigazione delle turbolenze nei mercati delle obbligazioni societarie, eventi causati dall’azione di fondi di investimento, banche e assicurazioni.

FSAP 2023

Il FSAP continuerà inoltre a incorporare standard internazionali in evoluzione in materia di regolamentazione e supervisione e gestione delle crisi. I precedenti FSAP per gli Stati Uniti d’America e la Svizzera hanno evidenziato le carenze normative e di vigilanza rivelate nei fallimenti bancari all’inizio di quest’anno. Inoltre, hanno sottolineato che mentre i principi alla base delle riforme normative post-crisi finanziaria globale hanno mantenuto la loro validità, le autorità di vigilanza finanziaria potrebbero non aver avuto la volontà, il sostegno legale e le risorse per rimettere in carreggiata le banche problematiche. Quest’anno il nostro programma copre quattro economie con settori finanziari di importanza sistemica che vengono sottoposti a valutazione periodica ogni cinque anni, si tratta di Belgio, Finlandia, Svezia e Turchia, ma parteciperanno volontariamente anche Botswana, Ecuador, Kazakistan, Islanda, Giordania, Maldive e Panama. È in corso anche la preparazione per i FSAP del 2024, inclusi casi obbligatori come Cina, Indonesia, Giappone, Lussemburgo, Paesi Bassi, Arabia Saudita e Spagna. Allo stato attuale una sorveglianza approfondita e completa del settore finanziario dovrebbe risultare ancora più preziosa rispetto al passato, data la maggiore attenzione rivolta alla stabilità finanziaria in un importante ciclo di inasprimento monetario globale.

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