FISCO, riforme strutturali. Quale approccio? Una chiave di lettura «cattolica»

Domani e venerdì 9 giugno si riunisce a Lecce l’Unione giuristi cattolici italiani (UGCI) per il suo LXXII Convegno nazionale di studio, scopi della due giorni di lavoro e confronto saranno quelli della lettura e della conseguente immaginazione di un nuovo impianto impositivo

Lo riferisce l’agenzia giornalistica ACI Stampa, che rende nota la “due giorni” di discussione e analisi della fiscalità alla luce dell’insegnamento del Vangelo. L’Unione giuristi cattolici italiani (UGCI) organizza giovedì 8 e venerdì 9 giugno a Lecce il LXXII Convegno azionale di studio sulle riforme fiscali, evento reso possibile dalla partecipazione dalle cattedre di Diritto tributario dell’Università Cattolica e dell’Università di Foggia.

LA «DUE GIORNI» DI STUDI A LECCE

I lavori avranno inizio la mattina dell’8 giugno con la celebrazione eucaristica officiata dal cardinale Francesco Coccopalmerio, consulente ecclesiastico dell’UGCI, cerimonia alle ore 09.00 presso la Chiesa di San Francesco. Quindi si passerà nell’ Aula magna del Palazzo di Giustizia. Tra i relatori Damiano Nocilla, Presidente centrale dell’UGCI e Elio Perrone, presidente dell’UGCI di Lecce, Giancarlo Coraggio, presidente emerito della Corte costituzionale. Il giorno successivo si parlerà di riforma tributaria e crescita con  Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate e altri.

L’UNIONE GIURISTI CATTOLICI ITALIANI

L’UGCI nasce nel secondo dopoguerra, su impulso di personalità quali Giuseppe Capograssi e Francesco Carnelutti, anche in ragione della profonda crisi di coscienza avvertita allora da molta parte dei giuristi italiani di fronte alle sconcertanti esperienze di violenza e di barbarie cui aveva condotto in vari paesi l’avventura totalitaria, e che erano state favorite dall’affermazione nel tempo di dottrine giuridiche, quali ad esempio il positivismo giuridico, profondamente anticristiane, e quindi antiumane. Come altre associazioni cattoliche professionali, l’UGCI sorge per iniziativa dell’Azione cattolica italiana, che allo scopo si serve del proprio Movimento laureati.

UNA LUNGA STORIA

Essa inizia la sua autonoma attività nel 1948, a seguito dell’approvazione di uno statuto provvisorio e della nomina del comitato provvisorio centrale. Negli anni successivi al Concilio Vaticano II, dopo la riforma dell’Azione cattolica italiana che segue la sua «scelta religiosa», vengono meno i legami dell’UGCI con questa e con il Movimento Laureati (ora Movimento ecclesiale di impegno culturale, MEIC). Nel corso degli anni, sono stati presidenti centrali dell’UGCI Giuseppe Capograssi, Francesco Santoro Passarelli, Antonio Segni, Pietro Gismondi, Sergio Cotta, Giuseppe Dalla Torre, Francesco D’Agostino; attualmente il presidente centrale è Damiano Nocilla.

ISPIRATA ALL’ETICA CRISTIANA

Nel laicato cattolico, l’UGCI si è posta come la prima e unica associazione a carattere nazionale a riunire, senza interruzioni e per un periodo tutt’altro che breve, esperti di diritto con tutte le qualificazioni professionali: all’atto della sua costituzione si è attribuita uno statuto, soggetto ad approvazione del Consiglio episcopale permanente della Conferenza episcopale italiana, che indica quale scopo quello di contribuire all’attuazione dei principi dell’etica cristiana nell’esperienza giuridica.

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