SALUTE, eventi. Giornata internazionale per la lotta all’Aids: il difficile diritto universale alla salute

Le attività svolte dalla Comunità di Sant’Egidio in Africa sono state ricordate ieri dall’onorevole Paolo Ciani. Intanto nel Lazio il centro-sinistra cerca di superare le divisioni per concentrare il sostegno politico al candidato Alessio D’Amato

«Oggi, giornata internazionale per la lotta all’Aids, sottolineiamo quanto la comparsa e l’evoluzione di questa malattia abbia rappresentato qualcosa di importante: è stata il grande terrore per il mondo, durante un periodo di grande stigma per i malati, che erano isolati, allontanati, visti con sospetto, anche perché la malattia ha portato alla morte di tanti di loro. Con l’evoluzione della medicina e della ricerca l’Aids è diventata una malattia che si poteva contrastare, ma nello stesso tempo è diventata anche una delle malattie più discriminanti per l’accesso alla cura. Nel nord del mondo si curava, nel sud e soprattutto in Africa no», questo il commento espresso mediante una nota diffusa ieri alla stampa dal capogruppo di Demos all’Assemblea capitolina e parlamentare della Repubblica Paolo Ciani.

IL MERITORIO LAVORO DELLA COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO

Egli ha quindi proseguito sottolineando come «assieme ad alcuni pionieri della Comunità di Sant’Egidio, abbiamo portato in Africa la cura. All’inizio con farmaci acquistati in Brasile senza brevetti, perché non accettavamo un mondo diviso tra curabili e incurabili, tra chi poteva condurre una vita normale e chi rischiava ancora di non sopravvivere. La giornata di oggi è esemplificativa di come il diritto alla salute debba essere un diritto universale. È importante la prevenzione, è importante fare i test, gli  screening. Ma è altrettanto importante continuare a pensare che in tanti luoghi del nostro mondo malattie che da noi sono curabilissime costituiscono ancora causa di morte».

INTANTO, IL CENTRO-SINISTRA RIBOLLE

«Una ricorrenza – ha concluso Ciani – che deve essere un monito per ricordarci che il mondo è grande, molto più grande del nostro modo di vivere, e che come istituzioni possiamo  fare tanto per tutto il mondo, al di là dei limiti di competenza, perché i diritti non si devono fermare per un confine». Intanto, a Roma e nel Lazio si svolgono frenetiche le attività e i contatti nel centro-sinistra (area nell’ambito della quale è collocata anche Democrazia Solidale, la formazione politica di appartenenza di Ciani) per definire, tra gli elementi di divisività, una coalizione in grado di presentarsi con speranze di successo alle prossime consultazioni elettorali regionali. Ad avviso di Carmine Barbati, vicepresidente dell’Assemblea capitolina eletto nella Lista Civica Gualtieri sindaco, si tratta di «giorni decisivi per la chiusura delle alleanze».

IL SOTEGNO AD ALESSIO D’AMATO

«Tuttavia, il fatto che Alessio D’Amato abbia già incassato anche il sostegno di Demos, +Europa e forze civiche è un buon segnale, quindi auspico che la coalizione possa essere ancora più larga e quindi competitiva. In queste settimane ho avuto modo di confrontarmi con numerosi colleghi medici che si sono detti pronti a sostenere la candidatura di D’Amato, anche alla luce del buon lavoro da lui svolto negli ultimi dieci anni per la Sanità laziale, oltreché, naturalmente, per l’ottima gestione dell’emergenza Covid e della campagna vaccinale. Insieme stiamo preparando un documento con proposte e suggerimenti per il SSR (Servizio sanitario regionale, n.d.r.), che sottoporremo a D’Amato allo scopo di sostenerlo nel corso della campagna elettorale».

Condividi: