ENERGIA, analisi di scenario. Alla canna del gas: cosa sta davvero succedendo in queste settimane?

I possibili retroscena dietro alle morti di Ravil Maganov e Cristophe de Margerie, entrambi elementi apicali di grandi società (Lukoil e Total) ed entrambi deceduti in circostanze misteriose in Russia, vengono discussi dal giornalista Maurizio Bolognetti e da Michele Marsiglia, presidente di Federpetroli Italia. Una lunga conversazione su crisi energetica, sanzioni internazionali, speculazione, in esclusiva per “Radio Libertà” e per il canale Youtube

I possibili retroscena dietro alle morti di Ravil Maganov e Cristophe de Margerie, entrambi elementi apicali di grandi società (Lukoil e Total) ed entrambi deceduti in circostanze misteriose in Russia, vengono discussi dal giornalista Maurizio Bolognetti e da Michele Marsiglia, presidente di Federpetroli Italia. Una lunga conversazione su crisi energetica, sanzioni internazionali, speculazione, in esclusiva per “Radio Libertà” e per il canale Youtube “Conoscere per deliberare”.

TRIANGOLAZIONI MALANDRINE

La Cina rivende il suo gas naturale liquefatto (GNL) in Europa, si tratta di gas acquistato dalla Russia: una triangolazione che secondo Marsiglia «si violano le sanzioni», seppure – aggiunge il presidente di Federpetroli Italia – «l’Europa è vittima delle proprie sanzioni: Mosca ci rifornisce ancora di una quota al di sotto del 20% del nostro fabbisogno di gas, ma noi continuiamo a fargli la guerra chiedendogli, però, di rispettare i termini contrattuali relativi alle forniture. È una situazione paradossale. A Bruxelles, probabilmente, ci sono persone che non hanno aziende e famiglie, che non pagano la bolletta del gas e dell’energia elettrica, ma stanno rovinando l’economia, in particolare quella italiana».

E GLI STOCCAGGI?

«Siamo in grosse difficoltà anche per quanto concerne gli stoccaggi di gas, malgrado essi siano stati potenziati e il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani abbia più volte rassicurato come sia stato raggiunto il 90% della quantità necessaria, tuttavia, è stato egualmente predisposto un piano di razionamento. Questo non si comprende, perché se tutta questa materia prima energetica copre sia i fabbisogni correnti del mercato che quelli derivanti dallo stoccaggio di emergenza, quale è la ragione alla base della diminuzione di uno o due gradi la temperatura quando si dovrà ricorrere al riscaldamento? Perché tutto questo allarmismo? È un bluff? Disponiamo veramente di tutte le informazioni al riguardo?»

PIÙ DI SETTE MILIARDI DI UTILI

Nel frattempo a Piazzale Mattei si sfregano le mani per il fatturato, che in questi mesi schizzato nella stratosfera. È tutta colpa dei contratti stipulati in Olanda, che hanno portato i prezzi diciassette volte più in alto di quelli che si praticavano normalmente? In questo stesso periodo l’Eni ha continuato ad acquistare gas dai russi al prezzo fissato nel vecchio contratto fino al blocco delle forniture deciso dal Cremlino. Le bollette permangono però allineate alle nuove quotazioni del gas. Eccessiva speculazione? «Eni e Saipem hanno certamente ricavato degli utili sia per il gas che per il petrolio, anche in ragione della ripresa economica post-pandemia, ma non so se corrispondano a quello che si dice. Comunque è improbabile che Eni abbia acquistato a un prezzo minore per rivendere a di più, perché il gas non è come il petrolio, una volta acquistato lo si vende subito e non dopo sei mesi. Oggi il mercato viaggia su questi numeri e se uno vuole il gas lo deve pagare così».

ALLA CANNA DEL GAS

Guarda il video integrale dell’intervista di Maurizio Bolognetti con Michele Marsiglia al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=S0xAkTmWsyU

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