AEROSPAZIO, progetto Skeye. Collaborazione nel settore tra Puglia, Albania e Montenegro

Obiettivo del progetto Skeye, coordinato dal Distretto tecnologico aerospaziale, è quello di supportare le diverse aree nello sviluppo di un ecosistema industriale e della ricerca nel dominio delle tecnologie del settore attraverso applicazioni dei servizi spaziali nella mobilità aerea urbana (UAM) e nel monitoraggio dell’ambiente e del territorio. Partecipano allo sviluppo di esso l’Università di Bari e quella del Salento

Il Distretto tecnologico aerospaziale (Dta), in collaborazione con Iec Technopolis del Montenegro, ha recentemente organizzato la seconda incoming mission nel quadro del progetto Skeye (Strengthening Key aErospace technologY for smart transport monitoring systEms), cofinanziato mediante il programma Interreg IPA-CBC Italia-Albania-Montenegro 2014-2020. Scopo di Skeye è creare le condizioni per una cooperazione stabile e continua tra Puglia, Albania e Montenegro, supportando le diverse aree nello sviluppo di un ecosistema industriale e della ricerca nel dominio delle tecnologie aerospaziali relative alle applicazioni dei servizi spaziali e alle nuove forme di UAM.

SVILUPPO DEL BACINO ADRIATICO

L’incoming mission, organizzata con il contributo del Dipartimento interuniversitario di Fisica M. Merlin di Bari, ente che ha ospitato l’evento, si è incentrata sull’esame delle condizioni idonee al rafforzamento della cooperazione nel settore aerospaziale tra Italia e Montenegro, questo al fine di edificare un futuro più stabile, integrato e sostenibile, nonché di favorire lo sviluppo e la crescita del sistema sociale del bacino adriatico. A essa hanno partecipato una ventina di imprese, sia montenegrine che italiane. I lavori sono stati avviati da Antonio Zilli, esponente del Dta e project manager del progetto Skeye, che ha evidenziato le sfide e le opportunità che il settore si trova ad affrontare.

RICERCA E INNOVAZIONE IN CAMPO AEROSPAZIALE

I rappresentanti delle università di Bari e del Salento, del Dta e di Planetek hanno esposto alle società partecipanti le loro linee di ricerca e innovazione nel dominio aerospaziale: monitoraggio da remoto delle città con potenziali applicazioni di servizi spaziali e servizi di monitoraggio con droni come strumenti di valutazione della qualità termica dell’ambiente urbano (professor Antonio Leone dell’Università del Salento),  servizi e applicazioni spaziali per il monitoraggio dei territori e dell’ambiente (professor Francesco Giordano dell’Università di Bari);  servizi di mobilità aerea urbana per le smart city (dottor Giannuzzi del Dta) e applicazioni spaziali di osservazione della Terra per le smart city (dottor Laurino di Planetek).

VISIONI E CAPACITÀ INDUSTRIALI

La parte principale della missione ha interessato le imprese partecipanti, con otto di esse che hanno illustrato le proprie visione e capacità industriale allo scopo di condividere le potenzialità espresse. Quindi hanno avuto luogo una serie di incontri in modalità B2B (business to business), nel corso dei quali sono state discusse le nuove possibili collaborazioni tra imprese italiane e montenegrine. Nella parte conclusiva dei lavori è stato evidenziato come il nuovo programma Interreg IPA-CBC Italia-Albania-Montenegro 2021-2027 presenti diversi risultati che i servizi spaziali e le nuove soluzioni di trasporto aereo, inclusa la mobilità aerea urbana, possono contribuire a conseguire. Nella fase finale del progetto Skeye l’attenzione verrà focalizzata sulla costruzione di concrete iniziative di innovazione e cooperazione in grado di coinvolgere le imprese italiane e montenegrine partecipanti.

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