MEDIO ORIENTE, vertice del Cairo. Il primo ministro israeliano Bennett è arrivato in Egitto per un vertice con al-Sisi e il principe ereditario di Abu Dhabi Mohammed bin Zayed al-Nahyan

Questo incontro è parte di uno sforzo profuso al fine di forgiare una più ampia coalizione anche grazie al sostegno americano, una intesa tra paesi che in passato erano considerati avversari di Israele, oltre all’Egitto gli Stati del Golfo Persico e la Turchia, tutti allarmati dalla potenza regionale iraniana

I piani del vertice sono stati elaborati segretamente nei giorni scorsi e avrebbero quale presupposto l’influenza stabilizzatrice di Israele nella regione, questo almeno secondo quanto hanno fatto trapelare alcune fonti diplomatiche. Le medesime fonti ha inoltre aggiunto che il primo ministro dello Stato ebraico, Naftali Bennett, sarebbe giunto in Egitto allo scopo di discutere una serie di questioni sullo sfondo della guerra in Ucraina.

I TEMI IN AGENDA AL CAIRO

Questo incontro è parte di uno sforzo profuso al fine di forgiare una più ampia coalizione anche grazie al sostegno americano, una intesa tra paesi che in passato erano considerati avversari di Israele, oltre all’Egitto gli Stati del Golfo Persico e la Turchia, tutti allarmati dalla potenza regionale iraniana. In agenda, tra l’altro, il tema dell’incremento delle quote di produzione petrolifera da parte di Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita allo scopo di ridurre la dipendenza del mondo dalle forniture energetiche russe, al quale è interessata Gerusalemme ma che incontra la resistenza di Abu Dhabi e Riyadh, che hanno recentemente ribadito la loro indisponibilità al riguardo nonostante l’importanza rivestita da un passo del genere.

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