«Come presidente del Senato, assumo immediatamente la presidenza dello Stato prevista dalla Costituzione e mi impegno a prendere tutte le misure necessarie per pacificare il Paese». La senatrice boliviana dell’opposizione Jeanine Áñez si è autoproclamata presidente ad interim del Paese sudamericano in seguito alle dimissioni di Evo Morales. La dichiarazione di Áñez è giunta nonostante i deputati del partito di Morales “Movimento per il socialismo” abbiano boicottato le sedute di Camera e Senato in cui è stata votata, il che significa che non è stato raggiunto il numero legale per la sua nomina. Ma Áñez, che è vicepresidente del Senato, ha affermato di essere in linea con la costituzione e ha promesso di indire presto le elezioni. Dal suo esilio in Messico, il presidente Morales ha definito Áñez «una senatrice di destra golpista» e la sua nomina «una autoproclamazione» che costituisce «il golpe più subdolo e nefasto della storia».
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