USA, cruise. Effettuato test su un nuovo missile da crociera

Il vettore a raggio intermedio, armato di testata convenzionale, è stato lanciato da una rampa terrestre dal poligono di San Nicolas Island, in California. Nel frattempo prosegue la collaborazione con Israele nel settore dei sistemi antimissile

Domenica scorsa, alle quattordici e trenta ora del Pacifico, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America ha effettuato un test di volo di un cruise missile (missile da crociera).

Il vettore – che, secondo le fonti Usa, era armato di testata convenzionale – è stato lanciato da una rampa terrestre a cella unica nel sedime del poligono militare di San Nicolas Island, nello Stato della California.

Il prototipo ha colpito con precisione un bersaglio dopo un volo di oltre cinquecento chilometri.

Secondo il Dipartimento della Difesa (Department of Defence, DoD) le informazioni ricavate da questo lancio sperimentale informeranno lo sviluppo delle future capacità missilistiche americane nel raggio intermedio.

Nel frattempo, prosegue la collaborazione con gli israeliani nel settore dei sistemi antimissile.

Infatti, alla fine di luglio presso il Pacific Spaceport Complex–Alaska (PSCA) di Kodiak, nello Stato più settentrionale degli Usa, è stato portato a termine il ciclo di test sul missile anti-missile balistico (ABM) Arrow 3, un sistema d’arma sviluppato congiuntamente dalla Israeli Aerospace Industries (IAI) e dall’americana Boeing a partire dal 2008.

Ai fini dello sviluppo del progetto le due imprese del settore aerospaziale e armiero si sono ampiamente avvalse dei benefici finanziari derivanti dei fondi per la sicurezza erogati annualmente da Washington allo Stato ebraico.

L’Arrow 3 è stato concepito per ingaggiare e neutralizzare al di fuori dell’atmosfera i vettori missilistici di cui sono dotate le forze armate iraniane, in particolare il missile balistico medio raggio Shahab-3

Il sistema ABM israeliano dovrà essere interoperabile con i radar americani, apparati schierati permanentemente anche in territorio israeliano.

L’Arrow 3 è destinato a completare la difesa stratificata schierata da Tsahal, fornendo una copertura ad alta quota (è infatti esosferico), integrando così i sistemi che coprono le quote più basse, cioè l’Arrow 2, il David’s Sling (la cosiddetta «fionda di Davide», sistema mobile per la difesa antimissile nel raggio intermedia sviluppato dalla israeliana Rafael in collaborazione con la statunitense Raytheon) e l’ormai noto Iron Dome, continuamente utilizzato – l’ultima volta soltanto ieri l’altro – nella difesa del territorio israeliano dai razzi palestinesi lanciati dalla Striscia di Gaza.

foto: Dipartimento della Difesa degli Usa (DoD)

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